Sfera Benetton addobbata Genty: «Pare un lampadario»

Giovedì 19 Dicembre 2019
LA DISCUSSIONE
TREVISO «Assisto meravigliato e allarmato al nuovo stupro in atto contro la cultura trevigiana. La sfera di Benetton, opera d'arte conosciuta in tutto il mondo, è stata trasformata in un lampadario. Mi chiedo chi abbia potuto autorizzare una cosa del genere». E questa volta la bordata, ma di quelle pesanti, arriva direttamente da Giancarlo Gentilini, Sceriffo ad honorem, ex sindaco e grillo parlante del centrodestra. Prendendo la parola in consiglio comunale non ha avuto alcun timore nel puntare il dito contro la giunta. E alla fine si è anche meritato un convinto applauso da parte dell'opposizione, cosa avvenuta rarissimamente dal 1994 in poi. Imbarazzo invece tra le fila della maggioranza dove, forse, nessuno si aspettava una uscita del genere.
L'AFFONDO
Gentilini ha voluto difendere quella che, in un certo modo, considera una sua creazione. La sfera donata alla città da Benetton è da sempre un suo cavallo di battaglia: «Quando Benetton la diede al Comune, feci preparare un progetto approvato anche da Venezia (la Soprindentenza ndr) che comprendeva anche il tipo di illuminazione. E non fu semplice: servirono giorni e giorni di confronto e trattative». Ma da qualche anno la sfera, sotto Natale, viene addobbata con luci colorate. E lo Sceriffo non ci sta: «Adesso sembra un lampadario, addobbata con lucette da cimitero. Non so chi abbia potuto autorizzare questo vero e proprio massacro della cultura trevigiana».
«TROPPE LUCINE»
Poi la sferzata: «Se dovesse passare il principio di riempire di lucine i monumenti, dovremmo farlo anche con le grandi opere lasciate dagli antichi. Allora mettiamo luci anche attorno al pisellino del David di Donatello». E tra un applauso e un sorriso, le parole dello Sceriffo hanno scaldato l'opposizione e gelato amministrazione e maggioranza. «Consigliere Gentilini - ha preso la parola Roberto Grigoletto (Pd) - condivido quanto ha detto e spero che non incolpi, anche di questo, la giunta Manildo». Applausi anche da Domenico Losappio (Gruppo Misto), un altro che ha ben poco gradito lo sfavillio di luci che adesso circonda la sfera posizionata all'imbocco di via Roma. E non è la prima volta che il caso viene sollevato: è dall'anno scorso che Luigi Calesso (Coalizione Civica) sottolinea l'inopportunità di addobbare la sfera. Aalla fine, paradossalmente ad ascoltarlo per primo è stato quel Gentilini per anni suo bersaglio e avversario.
P. Cal.
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