Riforniva gli spacciatori del centro in manette profugo della Serena

Domenica 4 Novembre 2018
L'INDAGINE
TREVISO Centinaia di contatti nell'agendina dove annotava i debiti degli spacciatori e le cessioni in compravendita. Duecento euro in contanti, una carta Postepay, un cellulare, ma soprattutto quasi mezzo chilo di marijuana (per un valore di oltre 5mila euro), in parte nascosti nell'armadietto accanto al suo letto, all'interno della caserma Serena, in parte trovatigli addosso dalla polizia locale di Treviso che da luglio lo stava tenendo sotto osservazione. Un richiedente asilo 21enne, F.O., di origini nigeriane, è stato arrestato venerdì pomeriggio dai vigili per possesso ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il giovane, ospite dell'ex caserma di via Zermanese da un paio d'anni, è considerato il grossista dei tanti piccoli venditori al dettaglio che popolano la zona rossa della città, tra via Roma e i giardinetti di Sant'Andrea.
IL MONITORAGGIO
L'indagine è scattata lo scorso luglio dopo la serie di controlli all'esterno dell'hub di via Zermanese che avevano portato al ritrovamento di 300 grammi di stupefacente nascosti tra la fermata dell'autobus e i cespugli che si trovano di fronte all'ingresso dell'ex caserma. Che vi fossero attività legate allo spaccio era emerso, pochi giorni prima, dalle intercettazioni effettuate della Dda di Venezia (durante l'indagine sulla mala nigeriana conclusasi con la maxi retata di Mestre), che intercettando un ex ospite della struttura, un 33enne nigeriano, avevano documentato alcuni movimenti ritenuti sospetti: la caserma era stata inserita tra i possibili depositi della droga. Gli agenti della polizia locale, a quel punto, misero subito sotto la lente d'ingrandimento gli spostamenti del 21enne, tuttora ospite della Serena. «Grazie alle attività in borghese e al controllo a distanza tramite le telecamere di videosorveglianza cittadine - spiega Maurizio Tondato, comandante della polizia locale di Treviso -, abbiamo notato che il giovane effettuava continui andirivieni tra la caserma e il centro. Si fermava solo qualche minuto ai giardinetti di Sant'Andrea o in via Roma e poi tornava indietro. Un comportamento anomalo che ci ha fatto subito insospettire». Mentre continuavano le attività di controllo, (nel solo 2012 i vigili hanno effettuati 12 arresti, 20 denunce e sequestrato 5 chili di droga), gli uomini della polizia giudiziaria della locale hanno cominciato anche a interrogare i clienti del grossista, chiarendo così a cosa fossero destinati quei colloqui tanto brevi quanto costanti.
IL BLITZ
Venerdì pomeriggio gli agenti hanno quindi deciso di intervenire. Verso le 16 hanno intercettato il 21enne lungo il Terraglio, diretto in centro, mentre pedalava in sella alla sua bicicletta e l'hanno perquisito. Gli hanno trovato addosso due etti e mezzo di marijuana, divisa in 10 pacchetti, ognuno del peso di circa 25 grammi. Non si trattava di dosi da spacciare al dettaglio: erano destinate, si sospetta, ai rivenditori al dettaglio che popolano il centro città. A quel punto la polizia locale ha chiesto autorizzazione per accedere all'interno della Serena e controllare l'alloggio del 21enne. Servendosi dell'unità cinofila, hanno passato al setaccio la sua stanza. E Hitch, il cane antidroga della locale, ha subito indicato col muso il cassettino chiuso a chiave accanto al cuscino dove dorme il nigeriano. All'interno hanno trovato altri 230 grammi di cannabis, una carta Poste Pay oltre a 200 euro in contanti e un'agendina nera con decine di nomi appuntati e, accanto, i relativi importi.
SUBITO LIBERO
Per il 21enne sono scattati gli arresti domiciliari, in caserma, in vista della direttissima di ieri mattina in tribunale, al termine della quale ha patteggiato due anni con sospensione condizionale della pena. Da ieri pomeriggio è tornato in libertà.
Alberto Beltrame
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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