REFRONTOLO
A 5 anni dalla tragedia del Molinetto della Croda (2 agosto 2014)

Venerdì 2 Agosto 2019
REFRONTOLO A 5 anni dalla tragedia del Molinetto della Croda (2 agosto 2014)
REFRONTOLO
A 5 anni dalla tragedia del Molinetto della Croda (2 agosto 2014) la ferita è ancora aperta. Nei ricordi di chi quella notte l'ha vissuta e di chi si è sentito ancora più unito dopo il disastro. Oggi, quinto anniversario, non è prevista a Refrontolo alcuna cerimonia ufficiale. Domani ci sarà una messa in ricordo delle vittime. Oggi la comunità refrontolese, guidata dal parroco Giuseppe Nadal, sarà in pellegrinaggio a Canale d'Agordo per l'apertura al pubblico della casa natale di papa Albino Luciani. Ma non mancherà di pregare per chi 5 anni fa ha perso la vita in quel disastro e per le loro famiglie. Quel 2 agosto 2014, sotto il tendone della Pro Loco di Refrontolo a pochi metri dal Molinetto, era in corso la Festa dei Omi. Un'iniziativa promossa da un gruppo di persone di Pieve di Soligo, capitanate da Maurizio Bernardi. Tra loro c'erano Luciano Stella, Giannino Breda, Fabrizio Bortolin e Maurizio Lot: morirono travolti dalla furia del torrente Lierza che, in pochi minuti, spazzò via quanto trovò sul suo cammino, seminando morte e dolore. Il 2 agosto è una data che rimarrà per sempre scolpita nell'anima: in tanti oggi, in silenzio e singolarmente, non mancheranno di recarsi là dove la tragedia si consumò e dove ora si trova il parco Al gor del muner, deponendo fiori sul cippo che ricorda Luciano, Giannino, Maurizio e Fabrizio. Anche gli omi che quel 2 agosto erano presenti si fermeranno per ricordare i loro amici. E domani, alle 18 in chiesa a Refrontolo, parteciperanno alla messa. «Sosteniamo ancora con la preghiera e l'affetto tutti coloro che sono stati coinvolti in questa tragedia: i familiari dei defunti e chi ancora oggi è in ansia per cause giudiziarie - le parole che don Giuseppe ha affidato al foglietto parrocchiale -. Le varie associazioni che promuovono iniziative per tenere vivo il paese e creare sane aggregazioni sentano la riconoscenza e il sostegno della comunità». Quel 2 agosto ha cambiato la vita di molte persone e di una comunità intera.
Claudia Borsoi
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