Profilassi antibiotica per gli impiegati: «Nessun sintomo»

Martedì 25 Giugno 2019
Profilassi antibiotica per gli impiegati: «Nessun sintomo»
IL RICOVERO
TREVISO È immediatamente scattata la profilassi antibiotica anti-antrace per le sette persone, cinque dipendenti del Comune e due stagisti minorenni, entrate in contatto con la polvere bianca sospetta contenuta nella lettera indirizzata al sindaco Mario Conte. Ieri mattina sono stati trasferiti nell'unità di Malattie infettive del Ca' Foncello. Nessuno di loro presentava sintomi particolari. Dopo i primi accertamenti, i medici hanno deciso di dimettere tutti. Sono tornati a casa, ma restano in osservazione domiciliare. Nelle prossime 48 ore dovranno seguire la profilassi antibiotica a base di Ciprofloxacina. I risultati delle analisi delle polvere bianca contenuta nella lettera sono attesi per oggi pomeriggio. «È stata inviata a Padova per le analisi del caso specificano dall'Usl della Marca si tiene a precisare che è stato seguito un protocollo dovuto e che fin da subito gli operatori hanno tranquillizzato le persone accompagnate in ospedale senza rivelare alcuna situazione sospetta e allarmante per la salute dei cittadini».
LE PRECAUZIONI
I medici sono ottimisti. Ma nel frattempo l'equipe di Malattie infettive ha deciso di adottare una misura di estrema precauzione per scongiurare ogni rischio, come appunto previsto dai protocolli in casi simili. «La profilassi antibiotica consente di prevenire eventuali infezioni», spiega Roberto Rigoli, primario dell'unità di Microbiologia del Ca' Foncello. Un effettivo contatto con l'antrace può causare infezioni acute dovute al batterio Bacillus anthracis, un germe che produce spore in grado di sopravvivere a lungo nell'ambiente. Colpiscono le persone con forme che interessano la pelle e con forme settiche più gravi, seppur molto rare, legate all'inalazione delle spore, che in linea teorica possono portare anche alla morte.
LE RASSICURAZIONI
L'infezione avviene solo quando il batterio si trova proprio sotto forma di spora. La trasmissione diretta da uomo a uomo, invece, è estremamente improbabile. «L'antrace rientra tra gli agenti considerati utilizzabili per le armi batteriologiche si sottolinea su Epicentro, il portale dell'epidemiologia per la sanità pubblica, curato dall'Istituto superiore di sanità perché le spore possono essere disseminate per via aerea e causare gravi casi di antrace da inalazione. Tuttavia, la dose di spore necessaria per un attacco biologico è molto elevata».
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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