Pozza assolve gli imprenditori «Nessun rischio infiltrazioni»

Giovedì 21 Novembre 2019
Pozza assolve gli imprenditori «Nessun rischio infiltrazioni»
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TREVISO «La fortuna è che abbiamo un tessuto imprenditoriale sano, che sa difendersi». Mario Pozza, presidente della Camera di Commercio, è graniticamente convinto che l'economia trevigiana sia dotata dei giusti anticorpi in grado di tenere alla larga il pericolo delle infiltrazioni mafiose. Ha appreso anche lui da Il Gazzettino del passaggio del boss Matteo Messina Denaro per Salgareda. E anche lui ha provato un brivido di inquietudine all'idea di cosa, quel nome, significhi. Ma spazza il campo dai dubbi: «Non sono preoccupato - assicura - dai nostri imprenditori non abbiamo mai ricevuto particolari segnali di pericolo. Di infiltrazioni mafiose leggiamo solo sui giornali. Però è anche vero che, in genere, queste cose vengono alla luce quando il guaio c'è già stato». Dalla Camera di Commercio però parte l'invito a non abbassare la guardia: «Lavoriamo molto con i giovani - ricorda Pozza - come sistema camerale siamo impegnati a insegnare i concetti di legalità. All'atto pratico collaboriamo molto con le prefetture di Belluno e Treviso, con cui abbiamo un continuo scambio di dati. Ai nostri imprenditori diamo tutti gli strumenti per poter superare i momenti di difficoltà, spieghiamo che è bene stare alla larga da certe zone grige. Certo, la crisi delle banche non ha aiutato, la facilità del credito alle imprese è una delle chiavi per risolvere tanti problemi. Detto questo è giusto non sottovalutare nessun segnale e rimanere sempre vigili».
L'AGRICOLTURA
Il fatto che ad ospitare il capo della mafia possa essere stata una cantina, ha fatto alzare le antenne a Giorgio Polegato, presidente provinciale della Coldiretti: «Ho letto della presenza di Denaro a Salgareda - afferma - ma posso dire che la nostra associazione è tranquilla. Abbiamo il grande privilegio di avere degli associati sani, imprese proprietarie dei propri terreni e non esposte con le banche. In poche parole: non ci sono particolari difficoltà e queste rende più semplice evitare certe tentazioni». Ma è noto che le associazioni criminali di stampo mafioso siano attratte proprio dai territori ricchi, dove i profitti sono alti. Sono questi i terreni di caccia da sfruttare: «È vero, questo attrazione potrebbe essere un pericolo. Ma abbiamo la fortuna di avere imprese in salute. Al momento non ci sono crisi che possano farci pensare a pericoli imminenti. Ovviamente questo non ci esime dal rimanere costantemente vigili. Il consiglio che diamo sempre ai nostri associati è quello di evitare situazioni poco chiare, di avvisare se ci sono problemi. Negli ultimi dieci anni abbiamo avuto delle aziende che hanno passato periodi complicati, ma hanno saputo intraprendere percorsi di rinascita. Adesso non hanno più problemi, si sono ristabilite. Complessivamente le aziende del nostro settore godono di buona salute, i fatturati sono in crescita con buone marginalità. Non ci sono quindi quelle situazioni che potrebbero far sorgere dei pericoli. Ma l'attenzione resta, comunque, alta».
P. Cal.
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