Piazza ai no vax, la questura dice no

Sabato 1 Maggio 2021
Piazza ai no vax, la questura dice no
VITTORIO VENETO
Impossibile, visti i precedenti, poter governare centinaia di persone senza mascherina e ammassate in una piazza. La Questura di Treviso vieta la manifestazione In piazza per la libertà a Vittorio Veneto «per ragioni di ordine e sicurezza pubblica, nonché di sanità pubblica». Non vuole che si replichi quanto visto due settimane fa a Conegliano. L'evento vittoriese era stato annunciato dal circolo Ancora Italia di Treviso per domani alle 14, nella centralissima piazza del Popolo. «Ci viene negato il diritto di manifestare sancito dalla Costituzione. Ormai la dittatura è conclamata» tuona Devis Bonaldo, uno degli organizzatori.
LA NOTIFICA
Ieri mattina la Questura ha notificato il divieto a manifestare a Bonaldo, che ha subito replicato annunciando un piano B: «Non mi fermo. Sto cercando una soluzione per riuscire a fare comunque la manifestazione. Se non la dovessi trovare, annullerò ufficialmente l'appuntamento a Vittorio Veneto». Tira invece un sospiro di sollievo il sindaco Antonio Miatto che aveva espresso forti preoccupazioni visto quanto si era verificato il 18 aprile a Conegliano dove centinaia di persone si era ammassate, la gran parte senza mascherina. Miatto ha ribadito che «manifestazioni non governabili come queste» non sono le benvenute a Vittorio Veneto. Posizione su cui anche le minoranze consiliari si sono trovate concordi. A preoccupare sono i possibili assembramenti in piazza del Popolo. Timori che il sindaco ha palesato anche al questore, al quale Bonaldo aveva indirizzato nei giorni scorsi il preavviso della manifestazione di protesta contro le misure restrittive attuate dal Governo da fare a Vittorio Veneto. «A soli due giorni dalla manifestazione ha reso noto ieri Bonaldo con un post su Facebook prima che il suo profilo venisse bloccato per 24 ore - nonostante io abbia notificato il preavviso di manifestazione con due settimane di anticipo, è arrivato il diniego illegittimo dalla Questura per domenica. Ci viene negato di manifestare il nostro dissenso nei confronti della soppressione di diritti e libertà portata avanti da oltre un anno da un Governo di non eletti. Si ravvisa anche un abuso d'ufficio da parte del questore».
ALTO RISCHIO
Il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica riunitosi giovedì ha valutato una «rilevante rischiosità» per l'evento, anche in relazione al fatto che Bonaldo, come aveva pubblicamente affermato, non sarebbe stato in grado di controllare che i partecipanti indossino la mascherina. E il timore di Questura, Prefettura e anche dell'amministrazione era che a Vittorio Veneto si replicassero i comportamenti visti, e sanzionati, a Conegliano. Il sindaco giovedì ha espresso formalmente al Comitato la preoccupazione «per possibili ricadute sanitarie di un evento che si pone in contrapposizione con le norme volte a prevenire la diffusione del Covid-19», tenuto conto poi che nel pomeriggio di domani piazza del Popolo potrà essere interessata anche dal transito di cittadini non interessati all'iniziativa, vista la presenza attorno di bar e negozi, «la cui salute si legge nell'atto firmato dal questore potrebbe essere messa a rischio dallo svolgimento dell'iniziativa e dalle conseguenti possibili violazioni della normativa a tutela della salute pubblica». Oltre alle sanzioni, a carico di chi si dovesse presentare domani in piazza violando il divieto di riunione in luogo pubblico potrebbero anche profilarsi condanne di carattere penale. La Questura ha predisposto un servizio d'ordine e di vigilanza in piazza.
Claudia Borsoi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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