Morto dopo la rapina: cartelle sotto sequestro

Sabato 3 Ottobre 2020
ARCADE
Ad essergli fatale è stata un'insufficienza multiorgano dovuta a un prolungato allettamento. Questo il primo esito dell'autopsia eseguita ieri sull'84enne Giovanni Coghetto. Ma per capire se il decesso (avvenuto il 26 settembre) sia collegabile alla rapina subita dal pensionato lo scorso 2 agosto serviranno ulteriori indagini. Partendo dalle cartelle cliniche, poste sotto sequestro, relative al primo ricovero in ospedale e a quelle della successiva degenza in casa di riposo. Dopo l'autopsia, effettuata dall'anatomopatologo Antonello Cirnelli, si passerà dunque all'analisi dei referti per capire se le lesioni subite un mese e mezzo prima del decesso dell'anziano siano state determinanti per la sua successiva morte. La Procura ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per morte in conseguenza di altro reato.
L'ASSALTO
Coghetto era rimasto vittima di un furto proprio davanti casa, in via Madonnetta ad Arcade, il 2 agosto scorso. Due donne si avvicinarono e aggredirono Coghetto facendolo finire sull'asfalto per rubargli una catenina d'oro e un braccialetto. Poi si diedero alla fuga senza soccorrerlo. Le due sono ancora ricercate; sulle loro tracce ci sono i carabinieri, che raccolsero la denuncia della vittima e che oggi concentrano ancor più i loro sforzi nel tentativo di dare un volto e un nome alle responsabili. Giovanni Coghetto da qualche settimana era ospite di una casa di riposo a Selva del Montello, dove era stato trasferito dopo un lungo ricovero all'ospedale. Immediatamente dopo aver subito la rapina infatti sembrava non aver riportato conseguenze gravi, ma in breve tempo la situazione era precipitata e gli erano state riscontrate una frattura del femore e un importante trauma cranico. «Durante l'aggressione hanno spiegato i figli quelle due donne lo hanno sbattuto a terra. Lui inizialmente non chiese aiuto al 118 ma poche ore dopo svenne a casa. Lo portammo così all'ospedale di Treviso dove fu ricoverato per un trauma cranico e un femore rotto. Al Ca' Foncello rimase per quasi un mese prima di essere trasferito in casa di riposo a Selva. In ogni caso, denunciammo il fatto ai carabinieri della stazione di Nervesa».
LA DEGENZA
La degenza era stata impegnativa e nonostante le ferite si fossero progressivamente rimarginate l'uomo stentava a riprendersi. Necessitando di assistenza, dopo le dimissioni era stato accolto nella struttura. Tra sabato e domenica si è sentito male e, nonostante un disperato tentativo di ricovero, domenica mattina lo ha stroncato. Il 2 agosto era stato avvicinato da due donne sconosciuto all'esterno di casa che, dopo aver sfoderato alcune scuse per parlargli, lo avevano afferrato strappandogli quanto di valore aveva addosso. Nella concitazione di quei momenti l'84enne era caduto a terra battendo la testa. Quel giorno i familiari avevano sporto denuncia ai carabinieri, fornendo una descrizione delle due scippatrici che nel frattempo erano riuscite a dileguarsi. Nonostante le immediate ricerche delle due donne e di eventuali testimoni, le responsabili al momento non sono ancora state individuate.
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