MONTEBELLUNA
Il progetto culturale Un cimitero da vivere, avviato nell'estate

Domenica 18 Luglio 2021
MONTEBELLUNA
Il progetto culturale Un cimitero da vivere, avviato nell'estate 2020 con l'obiettivo di ripensare il riuso del vecchio cimitero di Santa Maria in Colle a Montebelluna, chiuderà il sipario la prossima settimana. Ed è stato un successo. L'iniziativa, ideata dall'associazione Levi Alumni e gestita a livello operativo dall'associazione CombinAzioni ha mirato soprattutto al coinvolgimento dei giovani e di quanti già dal 2017 avevano dimostrato di voler sostenere questa proposta. In quell'anno si promosse per la prima volta un concerto all'alba nell'ex cimitero e il famoso violoncellista Mario Brunello sarebbe stato solo il primo di una serie di artisti intervenuti in quello che si rivela essere uno dei luoghi più cari alle memorie della città. Il programma prevedeva che fosse l'iniziativa dei giovani a rispondere alle attuali sfide sociali e infatti Un cimitero da vivere ha visto come protagonisti sei giovani sotto i 30 anni: Chiara Fedato, Ermes Pozzobon, Chiara Semenzin, Maddalena Vescovo, Pietro Vettorazzo e Irene Visentin a cui poi si sono aggiunte decine di altri giovani, seguiti dalla youth coach Laura De Riz, esperta nel settore dell'animazione giovanile e dell'apprendimento informale. «Ringrazio tutti i giovani che hanno avuto un ruolo rilevante nell'attuazione del progetto. Il gruppo ha funzionato molto bene ed è stata una risorsa preziosa» ha dichiarato.
12 MESI DI ATTIVITA'
Il progetto è durato oltre 12 mesi e, grazie anche al patrocinio del Comune di Montebelluna, sono stati portati a termine due obiettivi, nonostante le difficoltà della pandemia, con attività periodiche di ripulitura in collaborazione con il Gruppo Alpini e l'organizzazione di visite guidate nella zona del vecchio cimitero grazie alla presa in carico dell'area. Poi c'è stata la volontà di animare il luogo coinvolgendo la comunità locale attraverso eventi culturali: dalla musica al teatro, dal cinema ai laboratori. Laboratori in cui sono stati coinvolti alcuni studenti del Liceo Veronese che in 6 giornate hanno prodotto opere individuali e collettive, allestite per una mattinata che ha reso l'ex-cimitero un museo a cielo aperto. «È stata un'iniziativa positiva per la nostra scuola e per questo speriamo ci sia una continuità anche nei prossimi anni -ha affermato il vicepreside Giuseppe De Bortoli- crediamo in questi progetti, grazie ai quali le scuole crescono e gli studenti si aprono al territorio».
L'ULTIMO APPUNTAMENTO
Proprio questa sera alle 21 si terrà l'ultimo appuntamento pubblico del programma: un'osservazione astronomica del cielo stellato realizzata in collaborazione con il Museo di Storia Naturale e di Archeologia di Montebelluna e con il Gruppo Naturalistico Bellona. Il luogo dell'ex cimitero urge quindi una risistemazione e una riqualificazione. Il muro di cinta è già crollato in diverse zone e il tempo che rimane non è molto. Per questo il sindaco Elzo Severin sta pensando a una raccolta fondi. «Tutta l'area di Santa Maria in Colle ha bisogno di essere risollevata. Stiamo pensando a delle sottoscrizioni che vadano ad aggiungersi ai fondi europei e a quelli regionali» ha sottolineato, sperando che anche la prossima amministrazione prosegua per questa linea. «Potrebbe servire un milione di euro e avere la vicinanza dei 32mila abitanti e degli imprenditori sarebbe cruciale». Anche l'assessore alla cultura Debora Varaschin è decisa a battersi per un rinnovamento del cuore di Montebelluna. «Mercato Vecchio si è spopolato pian piano ma rappresenta le nostre radici. Dobbiamo fare qualcosa». «Vogliamo assicurare un futuro al progetto e verrà presentato un calendario di azioni per dare seguito e concretezza alle possibilità di riuso, riqualificazione e gestione del vecchio cimitero» ha concluso Chiara Semenzin, presidente dell'associazione CombinAzioni.
Benedetta Basso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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