Mom nel mirino, raffica di chiamate «Caos orari con il nuovo decreto»

Mercoledì 21 Ottobre 2020
Mom nel mirino, raffica di chiamate «Caos orari con il nuovo decreto»
I PROBLEMI
TREVISO L'ultimo decreto firmato dal premier Giuseppe Conte ha mandato in confusione più di qualche scuola e diverse famiglie. Ieri i centralini di Mom sono stati subissati da richieste di chiarimenti da parte di genitori che non sapevano se i trasporti erano garantiti per l'ingresso a scuola alle 8 o alle 9. Nel pomeriggio di lunedì la Provincia, l'ufficio scolastico e la stessa Mom avevano chiarito che gli orari sarebbero stati modificati solo nel caso di emergenze legate alla diffusione del coronavirus in specifiche zone. Ma a quanto pare non è bastato. Stando alle segnalazioni, i problemi maggiori hanno riguardato i ragazzi diretti all'istituto Turazza di Treviso, al liceo Levi di Montebelluna, alla sede di Castelfranco del cfp Lepido Rocco e all'itis Barsanti, sempre a Castelfranco. Alcune scuole hanno prima annunciato la riorganizzazione degli orari delle lezioni. E poi sono tornate sui propri passi. In altri casi, invece, ci sono state difficoltà sul piano della comunicazione.
GLI SFOGHI
Mom, dal canto proprio, ha spiegato a tutti che erano confermati gli orari di sempre, senza modifiche. Per ora si continua così. «Al momento non ravvisiamo criticità in specifiche zone per quanto riguarda i contagi da Covid-19», assicura Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl della Marca. Si tratta di capire come si svilupperà l'epidemia nei prossimi giorni. Il caos, intanto, ha dato vita a diversi sfoghi. Tra i più argomentati c'è quello di Ezio Toffano, preside del liceo Levi di Montebelluna. «L'organizzazione dei trasporti pubblici presenta innegabili criticità. La ripartenza poteva avere efficacia solo a fronte di uno sforzo collettivo da parte di tutti i soggetti in causa. Purtroppo la quotidianità delle cose racconta il contrario ha messo nero su bianco in una circolare indirizzata agli insegnanti, agli studenti, alle famiglie e al personale Ata tutto quello che era necessario è stato predisposto dai dirigenti delle scuole nei limiti delle risorse in loro possesso e nel rispetto di un quadro estremamente magmatico di regole e normative. Non è un caso se, finora, la diffusione del contagio nelle scuole è irrilevante, almeno nella nostra regione: pur essendo inevitabilmente entrati nelle aule scolastiche, i soggetti positivi al Covid non hanno trasmesso l'infezione, fatti salvi casi percentualmente trascurabili rispetto ad altri ambienti e ad altre situazioni sociali. Tuttavia sembra che gli automatismi previsti dal protocollo gestionale non si siano innescati. E questo non è certo imputabile alle scuole».
GLI OSTACOLI
In questo frangente garantire l'apertura delle scuole è assai complicato aggiunge ma siamo tutti altrettanto consapevoli che mai come in questo periodo è importante che si assicuri la didattica in presenza. Gli ostacoli di una logistica imperfetta non possono prevalere; non si può prestare il fianco, altrimenti il passo successivo potrebbe essere la nefasta chiusura delle scuole e il passaggio alle lezioni a distanza». A proposito dei trasporti pubblici, dopo la polemica sollevata dal sindaco di Asolo, Mauro Migliorini, ieri Mom ha fatto una verifica sulla linea 112 tra Montebelluna e Asolo. È stato previsto l'utilizzo di un bus da 15 metri in grado di trasportare 95 persone nel rispetto del limite del riempimento dei mezzi fino all'80%. Ieri ha accolto 74 ragazzi. Prima chi non riusciva a salire doveva rimanere a terra e aspettare la corsa successiva. Adesso non è più necessario. «Il limite di riempimento è sempre stato rispettato tirano le fila da Mom i nostri operatori sul territorio dispongono sempre di corse bis o assegnazioni di mezzi più capienti in caso di necessità».
M.Fav.
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