«Le pietre d'inciampo in città per ricordare l'Olocausto»

Lunedì 27 Gennaio 2020
LA PROPOSTA
TREVISO (p. cal.) Anche Treviso si deve dotare delle pietre d'inciampo, l'iniziativa inventata dall'artista tedesco Gunter Demning, che ha voluto posare dei piccoli blocchi di pietra sormontati da un targa in ottone davanti alle case abitate dai deportati nei campi di concentramento nazisti. Tante città europee hanno acconsentito a questa posa e Stefano Pelloni, capogruppo del Pd in consiglio comunale, è dell'idea che anche l'amministrazione comunale trevigiana dovrebbe adeguarsi. Intanto sono partite le scuole: oggi una pietra dell'inciampo verrà posata dall'istituto Besta.
L'IDEA
«Anche la nostra città è stata caratterizzata dalla deportazione di ebrei nostri concittadini osserva Oelloni e nei prossimi giorni chiederò formalmente che anche Treviso si doti di pietre d'inciampo, come moltissime città italiane ed europee, che ricordino nome e cognome, data di nascita, data e luogo di deportazione e data di morte dei trevigiani morti nei campi di concentramento e sterminio nazisti». Pelloni apre anche ai suggerimenti arrivati dal centrodestra: «Il consigliere Zanini aveva anche suggerito un concorso letterario che coinvolgesse gli studenti delle scuole trevigiane sul tema della memoria e della discriminazione queste iniziative sono fondamentali per concretizzare gli impegni assunti con la cittadinanza onoraria a Liliana Segre e spero che possano raccogliere consenso trasversale».
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