La sagra del riso compie cento anni: «Valori e tradizione»

Lunedì 19 Agosto 2019
La sagra del riso compie cento anni: «Valori e tradizione»
LA FESTA
PONZANO I primi cento anni della Sagra del riso. Merlengo si prepara con eventi e con una pubblicazione voluta dalla parrocchia intitolata non a caso Tra risi...e sorrisi a vivere l'edizione del centenario della storica sagra dedicata al patrono della frazione San Bartolomeo. Cuochi ai fornelli, musica, ma anche l'occasione per pensare al senso più profondo di manifestazioni come queste, che in altre zone rischiano di sparire proprio per la mancanza di coinvolgimento, di volontari, di spirito di servizio.
IL MONITO
«Dobbiamo concentrarci su scelte che aiutino l'evento sagra a ritornare ad essere un evento-esperienza comunitaria di rapporto col sacro, mediato dalla devozione al patrono, per noi san Bartolomeo scrive il parroco, don Roberto Cavalli, nell'introduzione al compendio curato da Emma Michelon e Dino Bordignon - Servono cambiamenti che la sottraggano alle logiche del profitto e del consumo, che la sappiano ricreare secondo le esigenze della cultura contemporanea, ma che sia in grado anche oggi di evocare e riproporre il significato pregnante del vivere quotidiano. Il primo e fondamentale cambiamento allora, sarà quello di concepire e vivere la sagra come traguardo celebrativo di esperienze condivise nel corso di un anno». Come nelle scorse edizioni, i cuochi dei migliori ristoranti locali si alterneranno per preparare il riso in modo diverso ogni sera, proponendo le rispettive specialità. Immancabile, il luna park, poi nelle due domeniche di festa, spettacoli di magia, bolle di sapone, clown e teatro di burattini. Tra le novità, una nuova programmazione degli artisti e delle band chiamate a esibirsi, dai Barbapedana alle Onde Beat. Poi il cabaret con i Francofabrica, la serata country e quella di ballo liscio. Si parte il 24 agosto, serata conclusiva il 2 settembre: dieci giorni di buoni piatti e intrattenimento. Con uno sguardo alla lunga cavalcata che dal 1919 a oggi ha portato alla sagra così com'è conosciuta, nella sua versione moderna che va avanti da 44 anni. Nel secolo scorso, d'altro canto, il riso era considerato un cibo raro, da ricchi, che arrivava a Merlengo come cambio merce dalle aree del Polesine. La sagra o qualche pranzo di nozze erano quindi gli unici momenti in cui mangiarne a volontà. Da allora molte cose sono cambiate. L'unica cosa che non cambia sono le tante persone che, spiegano gli organizzatori, «hanno ancora voglia di dare una mano, mettersi in gioco, abbattere piccoli e grandi muri di indifferenza, creando relazioni, simpatia, amicizia, comunità».
Lina Paronetto
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