LA PREOCCUPAZIONE
TREVISO «Dobbiamo prepararci al peggio: a Natale credo

Martedì 17 Novembre 2020
LA PREOCCUPAZIONE TREVISO «Dobbiamo prepararci al peggio: a Natale credo
LA PREOCCUPAZIONE
TREVISO «Dobbiamo prepararci al peggio: a Natale credo ci sarà un po' di ossigeno, prima della terza possibile ondata in gennaio». Valentina Soster non vuole drammatizzare nè disperdere energie lamentandosi. «La cosa è seria, e lo dico lucidamente. Sabato scorso ho perso il 40% del lavoro e domenica il 50%. Sono chiaramente preoccupata, ma al primo posto metto la salute e il rispetto per tutte le norme. Le ritengo giuste». Due fine settimana fa era in prima persona davanti al suo locale, Camelia Bakery a disciplinare l'afflusso e a richiamare i clienti all'uso del gel igienizzante. Soster ritiene che sia dovere dei commercianti non fare capricci. « Il virus è esattamente come appare, mi indispone sentire la gente che accusa i giornali di fare terrorismo». Con questo spirito l'imprenditrice ha accettato anche l'inevitabile chiusura nel fine settimana dell'altro suo punto vendita da Coin. «Non mi sono stupita che Zaia abbia cercato di evitare la zona arancio mettendo alcune limitazioni e chiusure. Del resto, la prima volta è stato un tsunami che ci ha travolto senza avere un piano di difesa. Adesso invece capiamo con cosa abbiamo a che fare e ci armiamo». Nel caso specifico Soster ha cercato di cambiare la programmazione della produzione e fare meno scorte. «Durante la prima ondata in molti abbiamo buttato via un sacco di merce. Ora cerchiamo di prevenire e di pensare al peggio. A livello economico, mi aspetto anche zona arancione e rossa, faccio in modo di essere organizzata per reggere la seconda botta. Purtroppo il weekend è vitale, quando si comincia ad avere flessioni di fatturato inizia la fase critica. Abbiamo costi fissi che non si abbassano, gli affitti non sono scesi. Bisogna calibrare il numero di dipendenti». Però bisogna anche guardare il bicchiere mezzo pieno. Per questo Camela Bakery ha già iniziato ad allestire il Natale. «Dobbiamo reagire, e sul Natale prima lo vendo meglio è: chiunque si senta un po' in ansia può cominciare già a pensarci, commercialmente mi sono mossa così. Credo tuttavia che se i contagi lo consentiranno Natale ce lo lasceranno godere. La mia paura è che dopo ci sia una terza ondata a causa dell'indisciplina delle persone». Sulla protesta dei commercianti in piazza, infine, è critica. «Troppo presto, senza neanche attendere di sapere qualcosa sui ristori e poi tutti ammassati in piazza nonostante il contagio. Condivido ovviamente i motivi, ma quella protesta è stata prematura».
Elena Filini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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