L'INTERVISTA
TREVISO «Sono un veterinario. Ma negli anni ho fatto tante

Martedì 12 Novembre 2019
L'INTERVISTA TREVISO «Sono un veterinario. Ma negli anni ho fatto tante
L'INTERVISTA
TREVISO «Sono un veterinario. Ma negli anni ho fatto tante esperienze e mi sono anche occupato di cose diverse. Guiderò il dipartimento di Prevenzione curando allo stesso modo la sicurezza alimentare così come tutte le altre attività che vanno dalla promozione di uno stile di vita sano e dalla prevenzione delle malattie al mantenimento di standard vaccinali elevati, fino all'attenzione verso i problemi ambientali, alla Medicina dello sport e al controllo della sicurezza nelle imprese». Stefano De Rui, 62enne medico veterinario, appena nominato direttore del dipartimento di Prevenzione dell'Usl della Marca, guarda all'innalzamento a tutto tondo del livello di salute dei quasi 900mila residenti nella provincia di Treviso.
Direttore, quali obiettivi si pone per i prossimi tre anni?
«Vogliamo ridurre le attese sburocratizzando, snellendo e semplificando i percorsi amministrativi. L'obiettivo finale è dare risposte precise, puntuali e rapide a chi si rivolge a noi: ai cittadini, agli utenti, ai consumatori e alle imprese, che nel nostro territorio assumono una rilevanza particolare».
A qualcuno potrebbe sembrare strana l'idea di affidare la guida del dipartimento di Prevenzione dell'azienda sanitaria provinciale a un veterinario. Cosa risponde?
«Ho già fatto questo lavoro nell'ex Usl di Castelfranco e Montebelluna. Ora la sfida abbraccia tutta la provincia. Va detto che i direttori di dipartimento non si sostituiscono ai primari: il lavoro di accompagnamento dei cittadini dal punto di vista della salute viene fatto collaborando in modo quanto mai stretto con i responsabili dei vari settori».
Ha già pensato a qualche riorganizzazione?
«Abbiamo diversi progetti in cantiere. Adotteremo una serie di novità. Adesso stiamo lavorando in particolare a una revisione dei servizi per le imprese, aumentando la flessibilità e l'interdisciplinarità. Ma non ci fermeremo a questo. Attraverso lo Spisal ci sarà anche un'organizzazione specifica per migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro e limitare il più possibile il rischio di incidenti. E' un tema di fondamentale importanza».
A proposito di prevenzione, negli ultimi tempi nel trevigiano purtroppo ci sono stati più casi di giovani colpiti improvvisamente da arresti cardiocircolatori mentre si allenavano.
«Tra i nostri compiti c'è anche quello del controllo delle patologie che espongono al rischio di morte improvvisa. La Medicina dello sport dell'Usl della Marca è un vero e proprio punto di riferimento in Veneto. E' stata tra le prime, ad esempio, a prescrivere esercizi fisici specifici alle persone con particolari criticità. Faremo tutto il possibile per ampliare ulteriormente tutte le attività di prevenzione in questo senso».
E poi c'è la sicurezza alimentare, suo campo specifico.
«Tutti vogliono essere sicuri quando mangiano qualcosa. Noi lavoreremo proprio per questo. Ma l'aspetto veterinario non avrà una priorità speciale rispetto agli altri».
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci