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L'EPIDEMIA
TREVISO «Vaccinarsi contro il coronavirus vale comunque la pena.

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Mercoledì 24 Febbraio 2021
L'EPIDEMIA
TREVISO «Vaccinarsi contro il coronavirus vale comunque la pena. Non c'è alcun dubbio. Mi auguro che gli effetti indesiderati, che erano anche previsti, emersi in una parte degli insegnanti che lo scorso fine settimana hanno risposto alla prima chiamata dell'Usl ora non spingano nessuno a tirarsi indietro. Anzi, ringrazio i docenti che hanno scelto di vaccinarsi. E spero si possa continuare così». È un vero e proprio appello quello lanciato da Barbara Sardella, dirigente dell'ufficio scolastico di Treviso. Tra sabato e domenica sono stati vaccinati 5.570 insegnanti. Oltre 200, e il conto è fatto per difetto, non si sono presentati a scuola lunedì perché colpiti da mal di testa, dolori articolari e febbre anche fino a 39. Alcuni asili sono stati costretti a chiudere. Altre classi delle elementari sono state rimandate a casa perché non c'erano abbastanza insegnanti. I disagi sono stati evidenti. Ma se questo è il passo necessario per rendere le scuole definitivamente più sicure e contribuire a ridurre la circolazione del Covid - pensa l'ufficio scolastico - bisogna raccogliere le forze per compierlo.
LE ASSENZE
«Lunedì si sono contate diverse assenze tra i docenti. Il numero è stato considerevole: si è arrivati anche a 23 assenti in un singolo istituto (l'Ics di Ponzano, ndr) fa il punto Sardella una giornata di passione. Non è stato semplice coprire subito le assenze con dei supplenti, non facili da reperire, tanto meno tra domenica e lunedì. Ma si tratta di situazioni di malessere che nella maggior parte dei casi sono rientrate dopo un solo giorno. Tante situazioni di criticità sono già risolte. Di contro, davanti c'è la possibilità di iniziare a mettersi l'epidemia da coronavirus alle spalle». L'onda lunga dei malesseri si è vista in parte anche ieri. Due classi della scuola elementare Fiore di Povegliano sono state lasciate direttamente a casa. Altre a Villorba sono entrate a metà mattina. «È prevista la sospensione dell'attività didattica a causa dell'assenza delle insegnanti dovuta agli effetti collaterali del vaccino», ha messo nero su bianco il preside dell'istituto comprensivo di Villorba e Povegliano, Michelangelo Guarnieri. Sempre ieri l'istituto comprensivo di Zero Branco ha dovuto far saltare il rientro pomeridiano nella scuola elementare di Sant'Alberto per l'assenza di un addetto del personale Ata. A livello generale, comunque, la situazione sta progressivamente tornando alla normalità. «Lunedì abbiamo registrato l'assenza di 15 insegnanti e di 3 collaboratori del personale Ata spiega Maria Francesca Dileo, preside dell'Ic di Zero Branco nell'immediato siamo riusciti a coprire comunque tutte le ore riorganizzando le attività. Già ieri, comunque, sono rientrati quasi tutti».
NORMALIZZAZIONE
Il recupero è confermato anche dalle altre scuole. «La situazione è in graduale rientro», sottolinea Antonia Piva, preside del Duca degli Abruzzi di Treviso. «Si sta stabilizzando», aggiunge Mariarita Ventura, dirigente del liceo Canova, dove lunedì era stata registrata l'assenza di 8 docenti. Discorso identico al collegio Pio X, dove erano emersi 25 buchi, tra scuola dell'infanzia, elementari, medie e superiori. «Il problema si è ridimensionato assicura il rettore, monsignor Lucio Bonomo oggi dovrebbero rientrare tutti». Adesso si guarda al prossimo giro di vaccinazioni per gli insegnanti. Ieri i vertici dell'Usl si sono confrontati con l'ufficio scolastico. Si è scelto di fare le iniezioni di sabato, sia di mattina che di pomeriggio, evitando la domenica, in modo da dare ai docenti almeno un giorno di margine. L'azienda sanitaria ha riaperto la piattaforma online per le prenotazioni. Sono in tutto circa 16mila le persone in servizio nelle scuole trevigiane, a vario titolo. Tra queste, 5.570 sono già state vaccinate. E altre 5mila hanno già dato la propria disponibilità.
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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