L'ATTESA
ODERZO Adesso nel mirino ci entra l'ex caserma Zanusso di Oderzo. Lunedì

Domenica 9 Agosto 2020
L'ATTESA
ODERZO Adesso nel mirino ci entra l'ex caserma Zanusso di Oderzo. Lunedì il direttore generale dell'Usl 2 Francesco Benazzi, il prefetto Maria Rosaria Laganà e il sindaco opitergino Maria Scardellato si sentiranno per programmare i tamponi a tutti gli ospiti del centro d'accoglienza. Si farà quindi un'operazione analoga e quella fatta alle Serena. L'auspicio è che la situazione sia migliore: nell'opitergino non ci sono notizie di contagi e si presume che nell'ex caserma il virus possa non essere entrato. Ma se ne saprà di più dopo i tamponi. Per eseguire i test verrà predisposto un dispositivo di sicurezza analogo a quello da giorni presente davanti all'ex caserma tra Treviso e Casier. Intanto mercoledì infermieri e medici dell'Usl si presenteranno nuovamente alle Serena per rifare i tamponi a tutti gli ospiti e gli operatori: attualmente i positivi sono 244 La speranza è che una buona parte si sia negativizzato.
I NUMERI
Intanto, nelle ultime 24 ore, nella Marca ci sono stati 17 nuovi casi di persone risultate positive. Non si parla di nuovi focolai e ogni situazione è attentamente monitorata. Il numero totale dei contagiati sale quindi a 417, dato comunque fortemente condizionato dalla situazione dell'ex caserma. Resta invece sempre un solo ricoverato in terapia intensiva.
LA TENSIONE
Ma a monopolizzare l'attenzione è sempre la situazione delle Serena. La tensione altissima tra Usl e Nova Facility, alimentata da un reciproco scambio di accuse, non si placa. Alla società viene imputato di non essere mai riuscita a dividere nettamente i positivi dai negativi. E questa mancata separazione ha spinto il direttore a chiedere ruvidamente alla società se si sente in grado o meno di gestire una struttura così delicata. Sul caso è intervenuto anche un esperto come Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive (Simit): «I centri di accoglienza possono essere sovraffollati o non avere le mascherine, e questo ovviamente aumenta i rischi, se mal governati possono facilitare la trasmissione delle malattie infettive, compreso il Covid. Vanno isolati gli eventuali casi sospetti. Dall'altra parte se stanno emergendo questi focolai è anche un buon segno, vuol dire che i controlli funzionano».
P. Cal.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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