IN PRIMA LINEA
MONFUMO «È stato un disastro, chiederò lo stato

Mercoledì 5 Agosto 2020
IN PRIMA LINEA
MONFUMO «È stato un disastro, chiederò lo stato di calamità». Le prime parole del sindaco Luciano Ferrari, che gestisce la farmacia del paese, dicono tutto della giornata di ieri. Chiamato al capezzale di molti residenti, ha dovuto fronteggiare un'emergenza maltempo improvvisa che ha colto alla sprovvista un po' tutti. Frane, smottamenti, strade chiuse sono il bilancio di 90 drammatici minuti di pioggia feroce. Ha pagare il prezzo più alto è stata frazione La Valle, drammaticamente esposta all'ondata di piena del Muson anche per la sua particolare collocazione, in un avvallamento che ha permesso all'acqua di salire impetuosa in pochissimi minuti gettando nel panico i resiodenti. «È stata sicuramente una delle giornate più dure per me e per i miei cittadini -dice Ferrari che dalla tarda mattinata ha cercato di coordinare le forze dell'ordine, i volontari della protezione civile, i pompieri giunti da Treviso in seguito alle numerosissime segnalazioni di inondazioni e di emergenza- Il torrente Muson è esondato travolgendo le case e una carrozzeria.
GLI SMOTTAMENTI
Poi c'è stata una serie di frane, al momento ne abbiamo contate almeno sei. Una in particolare ha reso necessaria la chiusura della strada per motivi di sicurezza. Grazie al pronto intervento dei vigili del fuoco e dei volontari siamo riusciti a ristabilire un'apparente normalità se così vogliamo definirla, ma ci saranno le valutazioni dei danni da fare nei prossimi giorni e saranno sicuramente ingenti. Colgo l'occasione per ringraziare di c uore il Comune di Asolo che ha subito inviato sul luogo dei mezzi a supporto. I danni sono ingenti e da quantificare. Posso solo dire che è stato un vero miracolo che nessuno si sia fatto male. Nei prossimi giorni valuteremo con calma tutti i danni subiti e ne faremo una stima. Ho deciso di chiedere lo stato di calamità per tutta l'area interessata. E' stato un vero e proprio disastro».
IL PRECEDENTE
Non è la prima volta che il torrente Muson esonda, infatti dopo l'ultimo episodio, qualche anno fa, il genio civile ha provveduto al rafforzamento degli argini, e alla costruzione dei ponti che erano stati spazzati via. «Sembrava che le opere portate a termine potessero garantire la tranquillità ai miei cittadini -conclude il sindaco- ma di fronte a fenomeni così improvvisi non c'è molto da fare se non cercare di migliorare per quanto possibile la pulizia del letto del fiume e vedere assieme agli esperti se ci siano ulteriori interventi da portare avanti per impedire che episodi come questo possano ripetersi, almeno con questa terribile modalità. Una cosa mai vista, alla quale è quasi impossibile credere se non la si vede con i propri occhi». (pdc)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci