IL RIENTRO
TREVISO «Finalmente torno a casa. Quando ho saputo della decisione

Mercoledì 26 Giugno 2019
IL RIENTRO
TREVISO «Finalmente torno a casa. Quando ho saputo della decisione del giudice mi sono sentito sollevato anche se dentro resta e resterà per sempre il peso per quello che è successo la notte del 7 giugno, l'incidente e la morte di una persona. E' qualche cosa che non riesco a togliermi dalla testa». Christian Barzan è rientrato nella sua abitazione di Quinto tra gli affetti familiari.
L'INTERVENTO
Dopo l'operazione al femore di dieci giorni fa il ragazzo è stato dimesso e così il letto in cui risposerà nelle prossime settimane prima dell'inizio delle terapie di riabilitazione sarà il suo non più quello in cui era stato piantonato per oltre una settimana al Ca' Foncello dopo che nei suoi confronti era stata emessa una ordinanza di custodia cautelare in carcere. Terribili le accuse rivolte dalla Procura: la violenza sessuale su Giorgia, la ex fidanzata, lo stalking, aver lanciato la sua Alfa Romeo contro la Toyota di Giuseppina Lo Brutto per uccidere la 21enne che era stata con lui quella sera e uccidersi. Ma a perdere la vita in quello schianto era stata invece l'incolpevole 62enne. Un fatto che aveva sconvolto tutti.
LO SPETTRO
«Io non volevo uccidere nessuno, è stata una disattenzione» ripete prima di aggiungere: «Ho immaginato le porte della prigione che si spalancavano e poi si richiudevano dietro di me. Invece sono tornato a casa. Dentro di me ci sono sentimenti contrastanti: sono contento di poter riabbracciare la mia famiglia ma provo anche il dolore per quello che è successo». Christian vorrebbe che le sue parole non suonino di circostanza: «Sono davvero vicino alla famiglia della signora che è morta e soprattutto al marito. Provo rammarico, capisco il terribile lutto che deve affrontare». Esperienza che ti cambiano la vita. Senza dimenticare che sul futuro continua a pendere come una spada di Damocle il processo, che potrebbe essere per reati molto più gravi rispetto all'omicidio stradale di cui parla il gip nell'ordinanza che lo ha rimesso in libertà.
LA NUOVA SFIDA
La sfida dell'oggi però è quella di tornare alla vita normale o almeno di provarci. «Ripartendo dallo studio» dice Christian, che frequenta il terzo anno di economia a Venezia con un curriculum da studente modello. L'unica cosa di cui non vuole parlare è il suo rapporto con Giorgia. «Perché non mi è venuta a salutare?» aveva detto in ospedale quando ha saputo che la ragazza era stata dimessa. E poi, di fronte alle tremende accuse di lei aveva ammesso di non capire. «Perché ha detto quelle cose? Non è la verità». Giorgia, la fidanzata con cui è stato per sei anni da quando entrambi erano poco più che ragazzini per ora è un nome che vuole lasciarsi alle spalle. Ci pensa, forse, ma non lo vuole dire. Adesso intorno ha quello che conta: l'affetto dei genitori e degli amici. Il trauma per quello che è successo non è passato ma almeno è tornato a casa sua da uomo libero. Ed è già un grande passo in avanti.
De.Bar
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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