IL RESTAURO
SILEA Centomila euro. A tanto ammonta il costo dei lavori per sostituire il ponte di legno che affianca le passerelle dei Burci, chiuso da ormai sei mesi per rischio di crollo, con una struttura in acciaio, simile a quella delle stesse passerelle. Il Comune di Silea è pronto ad andare oltre ai propri compiti. Ma chiede che il Parco del Sile copra almeno metà della spesa. Se non qualcosa in più. Perché il progetto è stato sì fatto dal Comune. Ma non toccherebbe al municipio.
Quel passaggio sulla Greenway, rimasto fuori dalla maxi-operazione di rifacimento delle passerelle dei Burci, costata circa 600mila euro, è di proprietà dell'ente regionale che governa il territorio protetto lungo il Sile. La giunta del sindaco Rossella Cendron, ormai esasperata davanti alle lamentele di turisti e visitatori, ha deciso di intervenire mettendoci del proprio, tendendo più di una mano al Parco, per risolvere una situazione che dalla scorsa estate non è ancora cambiata di una virgola. «Noi abbiamo fatto il progetto per il rifacimento del ponte ed eseguito gli studi di vulnerabilità spiega il primo cittadino ma non possiamo farci carico dell'intera spesa per un'opera che non è nemmeno di nostra competenza e che di certo non serve solo i cittadini di Silea. Abbiamo presentato il progetto al Parco del Sile. Ci auguriamo che possa coprire almeno il 50 per cento delle spese. Come minimo».
Adesso si attende una risposta. Non è scontato che arrivi un via libera. Le casse del Parco piangono. Alla fine ci sono a disposizione solo 200mila euro per le manutenzioni lungo tutti i percorsi che accompagnano il Sile. Non basta. C'è un altro ponte, poco distante, che è a sua volta chiuso per rischio di crollo. È quello di cemento che scavalca il fiume a valle della tangenziale di Treviso, sempre in territorio di Silea. In questo caso la proprietà è del Genio Civile. E al Comune non è rimasto che dar seguito firmando l'ordinanza che impedisce l'accesso. Quando verrà sistemato e riaperto? Ancora non si sa. «Abbiamo scritto al Genio Civile rivela Cendron sollecitando un intervento di ristrutturazione». Non si può pensare che il Comune di Silea si faccia carico, pur parzialmente, anche di questo intervento.
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA SILEA Centomila euro. A tanto ammonta il costo dei lavori per sostituire il ponte di legno che affianca le passerelle dei Burci, chiuso da ormai sei mesi per rischio di crollo, con una struttura in acciaio, simile a quella delle stesse passerelle. Il Comune di Silea è pronto ad andare oltre ai propri compiti. Ma chiede che il Parco del Sile copra almeno metà della spesa. Se non qualcosa in più. Perché il progetto è stato sì fatto dal Comune. Ma non toccherebbe al municipio.
Quel passaggio sulla Greenway, rimasto fuori dalla maxi-operazione di rifacimento delle passerelle dei Burci, costata circa 600mila euro, è di proprietà dell'ente regionale che governa il territorio protetto lungo il Sile. La giunta del sindaco Rossella Cendron, ormai esasperata davanti alle lamentele di turisti e visitatori, ha deciso di intervenire mettendoci del proprio, tendendo più di una mano al Parco, per risolvere una situazione che dalla scorsa estate non è ancora cambiata di una virgola. «Noi abbiamo fatto il progetto per il rifacimento del ponte ed eseguito gli studi di vulnerabilità spiega il primo cittadino ma non possiamo farci carico dell'intera spesa per un'opera che non è nemmeno di nostra competenza e che di certo non serve solo i cittadini di Silea. Abbiamo presentato il progetto al Parco del Sile. Ci auguriamo che possa coprire almeno il 50 per cento delle spese. Come minimo».
Adesso si attende una risposta. Non è scontato che arrivi un via libera. Le casse del Parco piangono. Alla fine ci sono a disposizione solo 200mila euro per le manutenzioni lungo tutti i percorsi che accompagnano il Sile. Non basta. C'è un altro ponte, poco distante, che è a sua volta chiuso per rischio di crollo. È quello di cemento che scavalca il fiume a valle della tangenziale di Treviso, sempre in territorio di Silea. In questo caso la proprietà è del Genio Civile. E al Comune non è rimasto che dar seguito firmando l'ordinanza che impedisce l'accesso. Quando verrà sistemato e riaperto? Ancora non si sa. «Abbiamo scritto al Genio Civile rivela Cendron sollecitando un intervento di ristrutturazione». Non si può pensare che il Comune di Silea si faccia carico, pur parzialmente, anche di questo intervento.
Mauro Favaro
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