IL REPORTAGE
TREVISO «I pullman pronti per la partenza con destinazione

Lunedì 16 Settembre 2019
IL REPORTAGE
TREVISO «I pullman pronti per la partenza con destinazione Pontida già alle sette del mattino sono completi». Giandomenico Rizzo è uno dei primi ad essersi iscritto alla Lega ma quest'anno non può partecipare al tradizionale pellegrinaggio del Carroccio perché bloccato da un infortunio. Però, aiutandosi con un bastone, viene ugualmente a salutare gli amici: «Guarderò tutto in streaming da casa - promette - e per me Conegliano sarà come Pontida». Sono tanti i leghisti trevigiani che si mettono in marcia: da tempo un raduno di Pontida non era così sentito. «Siamo il triplo rispetto al solito e questo la dice lunga su come la base si sente rispetto al ribaltone che ha sconvolto il parlamento cancellando di fatto quello che il popolo sovrano aveva deciso alle ultime elezioni - dice Antonella De Giusti segretario di circoscrizione a Conegliano - e solo un'anteprima della grande manifestazione del 19 ottobre a Roma dove parteciperà il mondo». La base leghista marcia compatta: va a Pontida fiduciosa, allegra, pronta a sostenere il suo capitano. E a ribadire ad alta voce un concetto: «Vogliamo votare».
IL SICILIANO
In uno dei quindici pullman partiti dalla Marca della Lega c'è anche un siciliano, Antonio Da Leo, 37 anni di Gela, padre di due figli e per la prima volta partecipa a questa manifestazione: «Ho vissuto per anni nel trevigiano. I miei figli vivono e lavorano qui. A Gela, dove vivo siamo in 150 iscritti alla Lega. Crediamo che il messaggio di Salvini sia chiaro e forte. Gli immigrati arrivano in Sicilia prima di ogni altra regione, dobbiamo fare delle leggi che vadano bene per limitare gli sbarchi, le dobbiamo fare noi che siamo i più diretti interessati. Siamo felici di rappresentare la Sicilia oggi a Pontida». La senatrice Sonia Fregolent aggiunge: «Pontida 2019 è solo l'anteprima della manifestazione in programma a Roma, un segnale chiaro e forte. La gente con la sua presenza vuole dimostrare che il nuovo governo non è quello che voleva»
L'ARRIVO
I pullman devono fermarsi a tre chilometri di distanza da Pontida. All'arrivo c'è una fiumana di gente che si avvia verso il prato già gremito dalle prime ore del mattino. Bandiere di tutte le regioni. Sulla collina di fronte al palco spicca una scritta a caratteri cubitali Luca patrimonio Veneto. Lo dice con grande enfasi una leghista di lungo corso di Conegliano, Nadia Turatti, 71 anni: «Sono ventitré anni che milito della Lega. Ho partecipato a tanti appuntamenti a Pontida ma questo è sicuramente il più sentito. Al di là della rabbia per un governo che si è imposto, spicca l'orgoglio di continuare sulla strada finora percorsa in attesa delle elezioni che ci hanno scippato. E non toccate Luca Zaia. Lui è la nostra guida, il nostro faro, l'unica speranza di ottenere l'autonomia».
L'EX SINDACO
Per ultimo Roberto Bet, ex sindaco di Codognè: « Vengo a Pontida da anni. Questa volta non volevo mancare. Era giusto staccare la spina. Oggi più che mai dobbiamo portare avanti tutte le istanze rimaste in sospeso. La prima l'autonomia, l'equità fiscale e tutto quello che riguarda la nostra regione. Non facciamo nessuna rivoluzione, vogliamo che tutto venga fatto nel rispetto delle leggi e della costituzione in modo pacifico». Sul palco si susseguono i presidenti delle varie regioni. Quando lo speaker annuncia Luca Zaia, i consiglieri srotolano l'enorme bandiera con il leone di San Marco esplode l'entusiasmo, pari a quello tributato a Salvini. Una grande festa.
Pio Dal Cin
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