IL DRAMMA
CASTELFRANCO Si è accasciato a terra nel giardino della scuola,

Martedì 22 Ottobre 2019
IL DRAMMA
CASTELFRANCO Si è accasciato a terra nel giardino della scuola, durante la corsetta di riscaldamento all'inizio dell'ora di ginnastica. Nessuna avvisaglia, nessun lamento prima che il suo cuore smettesse per sempre di battere, all'improvviso. È morto così nella tarda mattinata di ieri uno studente al primo anno dell'Istituto Tecnico Tecnologico Barsanti di Castelfranco, Sukhraj Rathor, 14enne di origini indiane ma nato e cresciuto a Riese Pio X, dove abitava assieme ai genitori, al fratello maggiore e alla sorella. Il ragazzo, stando ai primi accertamenti, è stato tradito dal cuore, spentosi in un clic prima ancora che iniziasse la lezione di ginnastica vera e propria. Sukhraj era uno sportivo, giocava a calcio e aveva appena ottenuto il certificato d'idoneità agonistica, ma stando a quanto emerso era già stato assistito, in passato, per delle patologia collegate a una forma di epilessia. Restano tutte da chiarire insomma le cause dell'improvviso e drammatico decesso: sul corpo del ragazzo la Procura ha disposto l'autopsia.
L'ALLARME
La tragedia si è consumata alle 12.20 negli impianti sportivi del Barsanti, in via dei Carpani, lungo la pista d'atletica che circonda i campi da calcio e da basket dell'istituto. Rathor, col suo inconfondibile copricapo Sikh, si era appena allacciato le scarpe da tennis e aveva iniziato a corricchiare assieme ad alcuni compagni. Non era sotto sforzo, si stava semplicemente scaldando quando si è accasciato a terra senza proferire parola. Nel giardino della scuola è calato il gelo ma i soccorsi sono stati tempestivi.
IL DEFIBRILLATORE
La professoressa di educazione fisica è stata la prima ad avvicinarsi al 14enne e a iniziare le febbrili manovre di rianimazione. Sarebbe stato utilizzato - ha fatto sapere l'istituto - anche il defibrillatore in dotazione alla palestra così come quello portato da medici ed infermieri intervenuti pochi minuti dopo, accorsi nel giro di pochi minuti dall'ospedale di Castelfranco, che si trova ad una manciata di minuti dal Barsanti.Ma senza alcun risultato positivo. «La professoressa vedeva che non si riprendeva, che non si svegliava - raccontano dalla scuola -, e a lei si sono sostituiti subito dopo gli operatori del 118. Ma Sukhraj non si riprendeva, non c'era battito».
SOTTO CHOC
Per più di mezzora medici ed infermieri del 118 hanno cercato di rianimare il 14enne ma verso le 13 hanno dovuto arrendersi: per il giovane Sikh di Riese Pio X non c'era più alcuna speranza. Il corpo è stato quindi spostato per allontanare dagli occhi dei compagni l'immagine dell'amico ormai esanime, subito dopo trasportato in ambulanza in ospedale, che fino a qualche minuto aveva partecipato alle lezioni come ogni giorno, distinguendosi per la sua intelligenza e la sua simpatia. «Era alto, simpatico ed intelligente, portava un turbante blu ed era amato da tutti - lo ricorda uno dei suoi insegnanti, il professor Antonio -. Abbiamo pregato per lui durante tutta la fase dei soccorsi, e quando ci siamo resi conto che non c'era più alcuna speranza siamo scoppiati tutti a piangere».
GLI ACCERTAMENTI
La Procura di Treviso, subito informata dall'Usl, ha disposto l'autopsia sul corpo del ragazzo per chiarire le cause dell'improvviso decesso, avvenuto per arresto cardiocircolatorio. Il giovane, nono stava effettuando attività agonistica, pratica che tra l'altro era abilitato a fare avendo appena ricevuto il via libera per tornare a giocare a calcio dopo un anno di stop. Ma in passato, a parlare sarebbe la sua cartella clinica, aveva subito alcuni ricoveri, sin dalla più tenera età, per delle problematiche legate all'epilessia con accertamenti svolti anche nel reparto di neurologia. Sukhraj Rathor, stando a quanto emerso, era stato vittima di un malore durante le ore di lezione anche quando frequentava le scuole medie, a Riese Pio X, e persino sul campo da calcio, quando perse i sensi durante un allenamento. Avvisaglie che non erano state affatto prese alla leggera, ma formalmente superate dall'esito della visita medico sportiva effettuata appena pochi giorni fa.
Alberto Beltrame
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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