Green pass, controlli ma niente sanzioni

Giovedì 5 Agosto 2021
IL NODO
TREVISO Controlli sì ma niente multe. Sarà un approccio soft quello delle forze dell'ordine all'obbligo del Green pass in vigore da domani: «Aspettiamo indicazioni dal ministero». Nel frattempo si punta sulla sensibilizzazione di utenti e categorie economiche. Stamattina in Prefettura è convocato il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Sarà l'occasione per parlare anche del nodo dei controlli: chi se ne occuperà? E come agire se qualche esercente dovesse rifiutarsi di controllare gli utenti? «Attendiamo anche noi dei chiarimenti su come fare i controlli - spiegava già l'altro giorno il prefetto Maria Rosaria Laganà -. Intanto partiamo così. Il Green pass è bene averlo, le forze dell'ordine faranno controlli così come li hanno sempre fatti. Poi un po' alla volta sapremo come muoverci. Capisco la preoccupazione dei gestori, ma queste cose hanno sempre bisogno di tempo per andare a regime».
APPELLO ALLA RESPONSABILITA'
«Confidiamo nel senso di responsabilità delle categorie economiche e dei loro clienti». Andrea Gallo, comandante della polizia locale di Treviso è fiducioso sulla corretta applicazione del decreto del governo relativo al Green pass. La direttiva che Gallo ha dato ai suoi agenti è di sensibilizzare e informare gli esercenti sui nuovi obblighi. A prevalere sarà la linea del buon senso. A Treviso e nella Marca, così come nel resto della penisola, è scattato il conto alla rovescia per l'entrata in vigore del Green pass all'italiana che da domani sarà obbligatorio per sedersi al tavolo di bar e ristoranti al chiuso e per accedere a piscine, palestre, centri termali e nei luoghi a rischio assembramento come cinema, teatri, musei, stadi, sale da concerto e palazzetti sportivi. Anche per partecipare a eventi, convegni e congressi sarà necessario esibire la carta verde. Multe salate per chi non rispetta l'obbligo di certificazione: sanzioni da 400 a 1.000 euro sia per l'esercente sia per il cliente.
IN ATTESA DELLE DIRETTIVE
Così, mentre ristoratori, esercenti e gestori di impianti sportivi stanno prendendo confidenza con l'App Verifica C19, l'apposito strumento messo a disposizione dal governo per verificare l'autenticità del certificato verde, le forze dell'ordine sono alle prese con questo nuovo fronte sui cui saranno necessari i controlli. Mentre i ribelli al Green pass si organizzano per scendere in piazza: una fiaccolata potrebbe andare in scena oggi alle 19 in piazza dei Signori.
TANTI I DUBBI
C'è chi contesta e chi è confuso: la polizia locale è impegnata da giorni a chiarire i dubbi dei cittadini sull'utilizzo di quello che tra 24 ore diventerà il passepartout sanitario. «La nostra centrale operativa sta ricevendo decine di telefonate, soprattutto da parte di persone ultrasettantenni a cui non è ben chiaro in quali circostanze è richiesto il pass - riferisce il comandante Gallo -. La nostra attività in questo momento si concentra sulla sensibilizzazione, in contatto con le associazioni di categoria, che fin dall'inizio della pandemia hanno dimostrato grande senso di responsabilità. Sono convinto che lo stesso atteggiamento prevarrà anche in questo frangente di nuovi obblighi normativi». Nella scala delle priorità della polizia locale trevigiana, i controlli sul green pass non sono in cima alla lista. «Ci adegueremo certamente alle direttive che ci verranno fornite - assicura Gallo - ma le criticità su cui ci stiamo concentrando sono altre: incidenti stradali e lotta agli stupefacenti in primis».
LA LINEA DEL BUONSENSO
Anche la polizia di stato e i carabinieri sono in attesa di direttive da parte degli organi sovraordinati, in particolare del ministero dell'Interno, e di un eventuale coordinamento da parte della Prefettura su controlli specifici a tema green pass. Per l'Arma varrà la stessa logica adottata dall'inizio dell'emergenza Covid, ovvero il delicato equilibrio tra la necessità di garantire il rispetto delle norme e la giusta dose di buon senso. L'obiettivo non è sanzionare, ma far sì che cittadini ed esercenti si attengano alle nuove disposizioni. Del resto ne va della salute di tutti, a maggior ragione con il dilagare della variante delta. L'Arma agirà quindi su un doppio fronte: controlli sì, ma anche e soprattutto informazione agli utenti e alle categorie economiche interessate.
Maria Elena Pattaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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