PIEVE DI SOLIGO - (F.Fi.) Non hanno voluto rinunciare: Maurizio Bernardi, l'animatore della Festa dei Omi di Pieve di Soligo e i suoi amici, sono tornati sulle colline di Solighetto in via Peron. La Festa dei Omi è irrinunciabile, anche se è fresco il ricordo di quanto avvenuto. Ieri, dopo la messa al Molinetto, il ritrovo alla baita di famiglia: «La facevamo sempre qui dal 2000, e da pochi amici siamo arrivati al centinaio, si ritrovano generazioni, padri e figli. -conferma Gianantonio Spinelli, ex assessore e consigliere comunale- Lo scorso anno per sicurezza visto che pioveva sempre, abbiamo deciso di andare nel piazzale del Molinetto, dove era pronto il tendone. Per la prima volta fuori casa. Poi è avvenuto quel che sappiamo». Spinelli è uno dei miracolati, trascinato via dalle acque del Lierza, è riuscito ad aggrapparsi e per ore ha atteso i soccorsi. «Si sentiva solo rumore dello scroscio d'acqua e lampi, momenti terribili». «Ma era giusto rifare la Festa dei Omi -conferma Spinelli- è la logica dell'amicizia. C'è il momento del ricordo, i nostri amici non li dimentichiamo e il ricordo è nella Festa che gli dedichiamo. Loro ci credevano». Maurizio Bernardi, Micio, annuisce: «C'è un po' di malinconia perché loro non ci sono, ma ci guardano e sono con noi da lassù. Nel corso della festa faremo un brindisi dedicato proprio a loro. Quasi tutti quelli dello scorso anno sono qui, anche quelli che hanno avuto problemi, il gruppo è unito».(((fiorettif)))
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