(mf) «Sono state aggiunte ulteriori valutazioni che hanno portato il ministero alla decisione di rimandare il master plan del Canova alla commissione nazionale per la valutazione dell'impatto ambientale. Anche perché ora è composta da nuovi membri, che si sono insediati da poco. È stata fatta una valutazione politica legittima nel richiedere alla nuova commissione Via di valutare se è tutto a posto o meno». Gianni Girotto, senatore trevigiano del Movimento 5 Stelle, non ci gira attorno. Nell'ultimo periodo ha seguito da vicino la battaglia del comitato. Sa che parlando di una valutazione politica rischia di infilarsi in un ginepraio. E per questo specifica la propria posizione scandendo le parole. «Il ministero dell'Ambiente è totalmente indipendente. L'unico faro è il rispetto delle regole e la sicurezza dei cittadini. Non esiste sviluppo compatibile se non c'è anche la sicurezza dei cittadini». Di seguito replica a chi, dopo lo stop al master plan del Canova, attacca il M5s sostenendo che si schiera sempre contro gli interventi di sviluppo. «Non è vero. Questa è solo demagogia conclude Girotto potremmo fare migliaia di esempi di scelte politiche che abbiamo fatto a sostegno di industrie e turismo, dalla proroga dei bonus al pacchetto Industria 4.0. Non siamo affatto contro qualcosa, ma a favore del rispetto delle regole».
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