Gaber: la sua Cucaracha in lizza al Compasso d'oro

Martedì 15 Giugno 2021
LA SFIDA
CAERANO Gaber concorre per il Compasso d'Oro. L'azienda con sede a Caerano è tra le candidate al più ambito riconoscimento nel mondo del design, una sorta di Oscar del settore. Il prodotto inserito dall'Adi, Associazione per il Disegno Industriale, nella lista delle pretendenti in occasione della 27. edizione del premio è la Cucaracha, poltrona prodotta con il supporto del designer Francesco Favaretto.
IL PRODOTTO
Nome in grado di richiamare atmosfere spagnoleggianti in virtù delle sue forme morbide e arrotondate, il prodotto ha tuttavia un'anima completamente made in Veneto. Nello specifico Cucaracha è stata inserita nella categoria Design per il lavoro. Un altro successo per Gaber, che progetta, sviluppa e produce arredi per il mondo contract rispondendo a criteri di design, flessibilità e qualità grazie alla grande esperienza maturata nello stampaggio di materie plastiche e nella lavorazione del metallo. In particolare Cucaracha è stata pensata per potersi integrare nella vita di tutti i giorni, avendo però cura di non manifestare l'aspetto di una seduta di tipo medicale. Le sue caratteristiche di morbidezza e rotondità ne esaltano il tratto ergonomico e confortevole.
L'IDEA
«Con Gaber l'abbiamo creata pensando alle esigenze delle persone più anziane o con problemi di deambulazione senza però tralasciare l'aspetto estetico della poltrona - racconta Favaretto, direttore creativo dell'omonimo studio con quartier generale a Padova ma che può vantare importanti collaborazioni con società in Usa, Cina ed Europa la caratteristica fondamentale di questa seduta sono i due maniglioni in poliuretano stampato a pelle integrale, che fanno da terminali dei braccioli e aiutano l'utente ad alzarsi». Logica la soddisfazione per l'inserimento di Cucaracha nella lista dei prodotti in gara per il Compasso d'Oro. «Si tratta di un riconoscimento davvero importante e che ci riempie di orgoglio sottolinea Favaretto collaboriamo in tutto il mondo, ma è qui in Italia che abbiamo il cuore pulsante dello studio. Da Padova partono le idee creative che ci hanno permesso in questi anni di affermarci in ogni continente. In questo periodo il nostro comparto ha subìto gli effetti della pandemia, ma ora sta ricominciando a correre. La prossima edizione del Salone del Mobile sarà il vero punto di svolta».
G.M.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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