Docenti aggrediti dai genitori: «Episodi inaccettabili»

Giovedì 21 Giugno 2018
Docenti aggrediti dai genitori: «Episodi inaccettabili»
IL FENOMENO
TREVISO «Sembra che ultimamente ci sia quasi un effetto emulazione. È preoccupante che alcuni genitori si sentano autorizzati ad andare a scuola, nel luogo deputato all'istruzione, per aggredire un preside o un docente, che prima di tutto è un essere umano e poi è anche una persona che cerca di fare al meglio il proprio delicato lavoro. Bisogna stare molto attenti. La cosa non si risolve inasprendo le norme, che già ci sono. Il vero obiettivo è recuperare il rispetto nei confronti dell'istituzione scuola e di quello che i docenti rappresentano». A lanciare l'allarme è Barbara Sardella, dirigente dell'ufficio scolastico provinciale di Treviso. Il riferimento non è solo al caso delle medie Casteller di Paese, dove il 23 dicembre dello scorso anno un prof di matematica è stato preso a ceffoni e spintoni dal padre di un alunno 12enne. Oggi l'insegnante ha chiesto il trasferimento. Ma su questo sia l'istituto che lo stesso ufficio scolastico hanno sottolineato come siano state portate avanti tutte le azioni necessarie. Oltre, insomma, non si poteva andare. La settimana scorsa, però, ci sono stati altri due episodi di tensione nelle scuole della Marca.
L'ESCALATION
A Zero Branco un papà ha reagito alla bocciatura del figlio in terza media insultando e minacciando i professori. Qui la situazione è forse più complessa. A quanto pare nel corso dell'ultimo anno il ragazzo ha dovuto fare a meno dell'insegnante di sostegno, che nei due anni precedenti gli era stato garantito. Fatto sta che il personale della scuola si è spaventato e ha chiamato i carabinieri. Solo il loro intervento, e la mediazione del sindaco Mirco Feston e dall'assessore all'Istruzione, ha riportato la calma. Il padre poi si è anche scusato. È stato una sfogo, per quanto da condannare nei modi. Un altro episodio di tensione è stato vissuto venerdì della settimana scorsa alle elementari De Amicis di via Caccianiga, in pieno centro a Treviso. Anche qui il genitore di un ragazzo delle medie che dovrà ripetere l'anno si è presentato dalla preside dell'istituto comprensivo Serena, Michela Busatto, urlando minacce di vario tipo. Pure in questa occasione sono intervenute le forze dell'ordine, sempre su richiesta della scuola. Ma quando sono arrivati gli agenti, l'uomo, un 40enne di origine straniera, se n'era già andato.
QUESTIONE DI RUOLO
«In questi giorni ci sono state diverse vicende di questo tipo che sicuramente rattristano e che non facilitano i rapporti tra scuola e genitori, a volte già abbastanza incrinati conclude Sardella senza nascondere la preoccupazione forse, a guardare i numeri a livello nazionale, si potrebbe pensare che sono cose che possono capitare, che a livello statistico ci stanno anche nella Marca. No, non è così. Episodi del genere non ci stanno mai. Sono del tutto inaccettabili. Il punto è che purtroppo nell'ultimo periodo il ruolo degli insegnanti è stato ingiustamente sminuito, in diversi modi. Questo è uno dei problemi principali. Bisogna recuperare il rispetto. E bisogna farlo al più presto».
M.Fav
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci