Consoli saluta tutti in aula, ma è gelo con l'ex presidente

Martedì 6 Luglio 2021
Consoli saluta tutti in aula, ma è gelo con l'ex presidente
IL RETROSCENA
TREVISO Un semplice buongiorno. Niente di più. Tra Vincenzo Consoli e Flavio Trinca, l'ex presidente di Veneto Banca, rapporti cordiali ma un sostanziale gelo. Nelle scorse udienze l'ex amministratore delegato ed ex direttore generale di Veneto Banca era presente in aula attorno alle 9.30, al massimo alle 9.45. Sempre puntuale, prima dell'ingresso dei collegio del tribunale di Treviso. Ieri è arrivato con qualche minuto di ritardo rispetto al solito, ma sempre prima dei giudici. Nell'aula assise i testimoni di giornata c'erano già, alcuni accompagnati anche dai loro legali in quanto un tempo indagati per il crac di Veneto Banca e poi archiviati. Si tratta proprio dell'ex presidente Flavio Trinca e dell'ex responsabile dell'ufficio affari societari e legali Flavio Marcolin, accompagnati rispettivamente dagli avvocati Fabio Pinelli ed Elisa Romeo. Con loro c'erano anche Alessandro Vardanega, ex vicepresidente di veneto Banca, e Marcello Condemi, ex presidente del collegio sindacale.
IL SALUTO
Varcata la porta dell'aula assise del tribunale di Treviso, la prima persona che Consoli ha incrociato è stato proprio l'ex presidente Flavio Trinca. «Buongiorno» ha detto Consoli. «Buongiorno a lei» ha risposto Trinca. Stop. Nessuna stretta di mano, anche per via delle limitazioni imposte dall'emergenza Covid, ma nemmeno nessun contatto con i gomiti, a differenza di quanto fatto invece proprio da Consoli con Vardanega e Marcolin. L'ex ad ha poi raggiunto il suo legale, l'avvocato Ermenegildo Costabile, sul banco degli imputati. Ha appoggiato la sua immancabile valigetta, ha tirato fuori qualche documento, e poi si è diretto a salutare i pubblici ministeri. Nel giro di saluti anche alcuni avvocati di parte civile, tra cui Luigi Fadalti, e l'avvocato Fabio Pinelli, legale di Trinca.
IL PASSAGGIO
Consoli poi si è diretto verso l'ingresso dell'aula, dove ha salutato col gomito Marcolin e Condemi. Trinca era a due metri di distanza. Tra i due nemmeno uno sguardo. O meglio: Trinca ha guardato Consoli, Consoli invece no, ed è uscito dall'aula. Ma il gelo tra i due si è reso palese al ritorno dell'ex amministratore delegato: stava varcando la soglia, ha visto Trinca ancora in piedi vicino all'ingresso, e ha cambiato strada girando a sinistra ed entrando dalla seconda porta dell'aula assise. Una mossa fatta con nonchalance, che non è però sfuggita agli occhi dell'ex presidente.
G.Pav.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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