Bettiol e il ricordo degli anni d'oro: «Sono scioccato»

Lunedì 25 Maggio 2020
Bettiol e il ricordo degli anni d'oro: «Sono scioccato»
VOLPAGO
«Quando ho letto la notizia della scomparsa di Carlo Durante, non ci credevo. Mi sembrava impossibile perchè lui era una persona forte». È commosso l'amico ed ex maratoneta di Volpago Salvatore Bettiol. «Ho accompagnato Carlo più volte alle gare - ricorda - e anche a un Campionato Italiano ad Assisi. La nostra collaborazione era iniziata tanti anni fa e posso dire che lo conoscevo da sempre in quanto ha partecipato a parecchie gare da me organizzate, come la Dieci Miglia del Montello. Un'amicizia lunghissima. Più volte mi ha chiesto di accompagnarlo e con molto piacere abbiamo disputato le gare insieme perché aveva bisogno di una guida. Non mi sono mai tirato indietro». «Per me lui era un amico - prosegue - era nato come me a Volpago, dove abito io, mentre lui viveva a Montebelluna. Quindi uno di noi. Ho provato un enorme dispiacere nell'apprendere la notizia della sua morte. Carlo non si arrendeva mai e pur avendo 74 anni amava correre e andare in bici. Era tenace». «Si è avvicinato al tandem in bicicletta quando non poteva più farlo a piedi e sono state tantissime persone che lo hanno accompagnato nell'attività sportiva. Rimane un grande rammarico perché nei giorni scorsi aveva espresso il desiderio di mangiare una pizza insieme a me, al maratoneta Gelindo Bordin e alla campionessa di ciclismo, Diana Ziliute ma per vari motivi non siamo riusciti a trovarci».
RICORDO SPECIALE
Ricordo che nel 1996 in occasione dei Campionati Italiani di Assisi - ha detto ancora Bettiol - abbiamo condiviso la camera e mi ha dato tanti importanti consigli perché era una persona intelligente e disponibile. Abbiamo trascorso tre giorni veramente belli e questo mi è rimasto sempre. Con Carlo era piacevole stare perché raccontava barzellette ed era simpatico e di compagnia». «Ricordo con piacere la sua prima vittoria nel campionato italiano di mezza-maratona ma anche le gare dei Giochi di Barcellona dove lui conquistò l'oro nel settore paralimpico mentre io mi piazzai quinto. Carlo Era una brava persona. Ci mancherà tanto».
IL CORDOGLIO DI ZAIA
«Con Carlo Durante se ne va una figura storica dello sport paralimpico. Non ha potuto vederle perché era affetto da cecità, ma ha vinto medaglie d'oro, d'argento e di bronzo in tutte le più grandi manifestazioni internazionali. Il primo pensiero, va alla moglie e alle figlie». Così, il Governatore Luca Zaia piange la scomparsa di Durante. «Avesse compiuto oggi le gesta sportive di allora -dice Zaia- sarebbe stato un personaggio famoso, come lo sono atleti del calibro di Bebe Vio e Alex Zanardi, ma in quegli anni la grandezza dello sport paralimpico non era ancora stata riconosciuta. Rimarrà ugualmente indimenticabile».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci