Pordenonese Monsile, la nuova banca ad un anno dalla fusione: «Utile di 9 milioni»

Mercoledì 14 Aprile 2021 di Mattia Zanardo
Pordenonese Monsile

MONASTIER - Il 22 gennaio 2020 la nuova banca post-fusione è divenuta ufficialmente operativa, il 10 febbraio è stata completata la delicata integrazione dei sistemi informatici, e neppure un mese dopo è scattato il lockdown per il Covid con tutte le ben note vicende successive.

Già da questo si capisce come il primo anno di vita di Pordenonese Monsile sia stato tutt'altro che agevole. Ciò nonostante la nuova bcc, nata dall'aggregazione delle realtà di Azzano Decimo e di Monastier, ha presentato ieri il primo bilancio unificato con numeri, hanno spiegato i vertici dell'istituto, in molti casi superiori alla somma dei corrispettivi delle due banche originarie e anche alle previsioni del piano industriale messo a punto prima dello scoppio della pandemia.

I DATI
L'utile si conferma a 9 milioni di euro, l'attivo si attesta sui 3 miliardi (rispetto ai due e mezzo del 2019), tra di più elevati nel mondo del credito cooperativo tra Veneto e Friuli Venezia Giulia. La raccolta diretta cresce del 10,4% raggiungendo i 2,3 miliardi di euro, mentre quella indiretta supera il miliardo (più 9,3%). Il patrimonio netto ammonta a 191 milioni di euro e risultano in rialzo anche i principali indici di solidità patrimoniale e finanziaria, a partiee dal Cet-1 Ratio al 14,74%. Gli impieghi verso la clientela sono in incremento del 3,5%, a fronte di una media del sistema di poco sotto i due punti. Le sofferenze lorde calano da 99 a 66 milioni (con una copertura del 78,5%) e nel complesso, i crediti a rischio rappresentano circa il 2% del portafoglio totale. Riguardo alle misure per aiutare famiglie e imprese a fronteggiare la crisi indotta dall'emergenza sanitaria, il valore complessivo sfiora i 530 milioni di euro, tra moratorie sui prestiti (378) e nuova finanza erogata (151). La banca oggi conta 58 filiali (di cui 19 nella Marca), 397 dipendenti e quasi 19mila soci, 500 in più di fine 2019.

I COMMENTI
«Risultati di eccellenza, nonostante la pandemia, che dimostrano la nostra volontà di essere vicini al territorio», commenta il presidente Antonio Zamberlan, che ribadisce anche come, prima di esaminare dossier per ulteriori espansioni, la bcc «punta a rafforzarsi». A proposito del territorio, nel 2021 l'istituto destinerà un milione di euro a sostegno di attività solidali, culturali e sportive: 800mila euro dall'utile (centomila in più dell'anno scorso) e il resto in sponsorizzazioni. Questo come gli altri numeri, naturalmente, dovranno essere approvati dall'assemblea dei soci convocata il 26 aprile e poi il 28 in seconda chiamata, sempre a porte chiuse, con la modalità del rappresentante designato. Intanto, si coglie qualche segnale incoraggiante: «Siamo ancora nel tunnel, ma si comincia a scorgere una luce: in questi primi mesi del 2021, ad esempio, vediamo, che diverse imprese stanno investendo, per essere pronte alla ripresa», conferma il direttore generale Gianfranco Pilosio, pur riconoscendo le restrizioni ad erogare credito soprattutto ai soggetti meno performanti, a causa delle recenti normative europee «Il messaggio a famiglie e imprese è di rivolgersi subito alla banca ai primi sintomi di difficoltà, alla prima rata non onorata: se la cosa prosegue, è impossibile intervenire».
 

Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 09:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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