Gruppo Sparkasse pronto a espandersi: in programma 7 aperture e più di cento assunzioni per il Nordest

L'Ad Nicola Calabrò: "Civibank non sarà fusa e avrà tre nuovi sportelli entro il 2026. Sviluppo anche in Veneto e più consulenti"

Venerdì 12 Aprile 2024 di Maurizio Crema
Nicola Calabrò

Un piano ambizioso di crescita che punta a un utile netto di oltre 90 milioni al 2026 (più di 23 da Civibank), ma soprattutto passa da una strategia in controtendenza: il gruppo Sparkasse entro tre anni aprirà 7 nuove filiali oltre le 170 attuali, 2 in Emilia Romagna, altrettante in Veneto (Abano terme e Bassano) ed altre 3 in Friuli Venezia Giulia con la controllata di Cividale a Fiume Veneto (Pordenone), Muggia e Trieste. E assumerà 110 nuovi collaboratori, 60 nella banca con quartier generale a Cividale e sportelli anche nel Veneto Orientale.

Il rapporto con il cliente

«Per noi il rapporto diretto col cliente rimane fondamentale e vogliamo valorizzare i territori, nello stesso tempo non rinunciamo a investire in tecnologia per offrire le soluzioni e servizi migliori online - commenta Nicola Calabrò, 58 anni, Ad e direttore generale di Sparkasse -. Le filiali esistenti del gruppo verranno irrobustite, aumentiamo il personale, popoliamo le filiali con nuovi consulenti perché siamo convinti che ci siano grandi margini di sviluppo nel Nordest. Le grandi banche devono digerire sovrapposizioni, spesso si sono messe insieme realtà che operavano in territori simili e quindi chiudono. Noi apriamo e manteniamo le presenze storiche».

Fusione con Civibank

Niente fusione per Civibank? «Non vogliamo annullarne l'identità. Civibank, di cui deteniamo l'80% del capitale e ha ancora circa 7500 soci locali, non verrà fusa in Sparkasse ma verrà sviluppata con tre nuove aperture e 60 assunzioni - risponde l'Ad del gruppo -. Vogliamo che diventi sempre più una banca di consulenza vicina alla clientela come è già Sparkasse. Il nostro obiettivo è crescere anche con Civibank nella gestione del risparmio e per far questo aumentiamo i nostri collaboratori». La linea d'azione è già definita con mosse che sono anche manifesti. «A Trieste vogliamo aprire in concomitanza con la Barcolana, quindi nel prossimo ottobre.

La nuova filiale sarà in piazza Unità d'Italia, un simbolo del nuovo corso proprio nel cuore della città - spiega Calabrò -. La storica Civibank, che oggi ha 50 filiali in Friuli Venezia Giulia (che diventeranno 53) e 15 in Veneto Orientale, viene valorizzata potenziandone i servizi anche sul versante dell'internazionalizzazione per servire al meglio le Pmi. Questo è solo l'inizio».


Servizi ed estero

A livello di gruppo Sparkasse il nuovo piano industriale ha l'obiettivo di raggiungere un rapporto Cost/Income inferiore al 63%, un Roe vicino al 7%, Npl all'1,2% (1,4% per Civibank), un Cet 1 Ratio tendente al 15% (circa 16% a Cividale). Per raggiungere questi target la banca si prefigge di migliorare la propria efficienza. Il piano prevede l'ulteriore sviluppo dell'attitudine multicanale anche per andare incontro ai giovani. Un piano ambizioso, come ha evidenziato il presidente del gruppo Gerhard Brandstätter, che passa anche dal rinnovo delle filiali esistenti: «Nove sono a Belluno dove abbiamo una quota di mercato sopra il 5%», rileva Calabrò. Sei sportelli sono operativi nel Veneziano, 3 in provincia di Padova (diventeranno 4 con Abano), 8 a Treviso, 5 a Vicenza (presto 6) e 11 Verona. Tre sono in Lombardia e poi c'è quello di Bologna, affiancato dalle aperture a Modena e Reggio Emilia.
«Valorizzando i territori riusciremo a portare a casa i risultati che abbiamo previsto nel piano industriale - assicura Calabrò - già oggi dei nostri circa 10 miliardi di portafoglio crediti circa la metà arrivano da Veneto e Friuli Venezia Giulia. E degli 11,5 miliardi di raccolta complessiva delle due banche, tra i 5 e i 6 miliardi sono nel Nordest. E i clienti aumentano: sono 200mila in Sparkasse e 100mila in Civibank. La nostra grande scommessa è far crescere margini e servizi, aumentando così i ricavi da risparmio gestito: nel 2015 in Sparkasse eravamo a un miliardo, ora siamo a 2,5 miliardi. Adesso tocca a Civibank cambiare marcia in questo campo».

Ultimo aggiornamento: 13 Aprile, 10:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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