Villa Luisa, sui social rivive l'epopea di Maria Camerini

Domenica 10 Gennaio 2021
VILLANOVA MARCHESANA
Immersa nel verde del parco e degli alberi secolari che la circondano, ai piedi dell'argine del Po, si trova ciò che rimane dell'ex villa Camerini, prezioso luogo dal quale emergono storie indissolubilmente legate al territorio. Una di queste riguarda Maria Camerini, nata nel 1864 a Rovigo, prima degli otto figli dati al mondo dall'unione del conte Giovanni, senatore del giovane Regno d'Italia, e della contessa Luisa Raimondi di Podio.
Una storia riportata alla luce da Evelin Crepaldi in un video sulla pagina facebook della Pro Loco Rovigo, inserito nell'ambito di Rovigo è in streaming primo tassello di un progetto che la Pro Loco rodigina sta attuando per la valorizzazione del patrimonio artistico. Realizzato in occasione delle festività natalizie, si avvale dell'appoggio del Comune di Rovigo in collaborazione con i partner del distretto del commercio.
VILLA COL NOME DELLA MADRE
Maria Fortunata Camerini trascorse l'infanzia e la giovinezza tra Firenze, Ferrara, Venezia e Villanova Marchesana. Villa Luisa (dal nome della madre), un ex convento certosino acquistato dal padre e trasformato in una sorta di giardino delle delizie per la famiglia e gli ospiti, ebbe però un posto di particolare rilievo nel cuore dell'artista. Qui visse momenti felici e spensierati e le prime intime suggestioni che alimentarono la sua vena creativa. Nel corso dei soggiorni a Villanova, Maria prese le sue prime lezioni di disegno, ispirandosi ai fiori del giardino come modello per realizzare poi successive decorazioni su ceramica, stoffe, seta e vetro. Sue composizioni vennero esposte a Firenze nel 1890 e a Londra nel 1897.
SCULTRICE
Si dedicò però maggiormente alla scultura, arte scoperta osservando una sorella plasmare con le mani l'argilla che si trovava abbondante sulle rive del vicino fiume. Nella sala di lettura dell'Accademia dei Concordi sono conservati due busti del senatore Giovan Battista Tenani e di Alessandro Casalini, deputato e presidente dell'Accademia, realizzati su modello in gesso di Maria Camerini. Entrambi erano soliti intrattenersi a Villa Luisa, sede frequente di feste, balli, cacce e divertimenti. Tre suoi busti vennero esposti alla Biennale di Venezia del 1899 tra cui quello dell'arciprete Marangoni, conservato nella chiesa di Villanova. La villa verrà in parte abbattuta nel 1930 per lavori di arginatura.
Moreno Tenani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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