Trasporti, 30 posti di lavoro a rischio

Sabato 20 Gennaio 2018
Trasporti, 30 posti di lavoro a rischio
TRASPORTI
ROVIGO Il Polesine è arrivato in ritardo. O meglio, non è arrivato ed è rimasto al palo, perdendo il treno del mantenimento dei fondi per il trasporto pubblico locale, non essendo riuscito a predisporre il bando di gara per l'affidamento del servizio e venendo lasciato a piedi anche da Padova, con la quale fino a oggi era stato gestito tutto a livello di bacino, e che, invece, è andata avanti per la propria strada con un autonomo bando a livello provinciale. E' per questo che tutte le sigle sindacali del settore, che in Polesine conta circa 200 lavoratori senza considerare l'indotto, Filt-Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporti e Faisa-Cisal, in una durissima nota congiunta parlano di «una vera e propria catastrofe che materializza tutte le nostre preoccupazioni e che ci lascia disarmati vista la superficialità e indifferenza con cui viene trattata» e puntano il dito contro Provincia e Comune di Rovigo «che in tutto questo tempo non hanno saputo produrre alcunché al di fuori di un triste, e oseremo dire, vergognoso rimpallo di responsabilità. Tutto questo è a dir poco scandaloso».
BANDO DI GARA AL PALO
I sindacati spiegano, infatti, che il 2017 «si è concluso con l'amara presa d'atto che l'ente di governo del trasporto pubblico locale di Rovigo non è stato in grado di partorire il bando di gara per l'affidamento del servizio, condizione che per legge determinerà il taglio del 15% delle risorse. Vane sono state le rassicurazioni, segnale evidente dell'incapacità di una classe dirigente che dovrebbe dare seriamente delle spiegazioni e assumersi fino in fondo le responsabilità. Se le condizioni non dovessero cambiare, e davvero diventa difficile immaginare come, a un passo dalle elezioni, ci troveremo davanti alla messa in discussione di posti di lavoro (almeno 30) e all'impoverimento di un servizio già di per sé insufficiente penalizzando soprattutto le fasce più deboli».
SINDACATI MOBILITATI
Matteo Cesaretto della Filt, estensore della nota sottoscritta da tutte le sigle, sottolinea come «a Rovigo il trasporto pubblico locale è stato declinato in 20 anni di problematiche che traggono inizio dal fallimento della municipalizzata Polesine Bus fino al disastro di oggi: si è scambiato in maniera ottusa ciò che dovrebbe essere risorsa in un peso morto. Sullo sfondo, il barcamenarsi in una situazione perennemente emergenziale, condizioni lavorative che non hanno pari in nessun altro posto d'Italia e che sfociano talvolta nella privazione di diritti, l'incapacità della classe politica di immaginare uno scenario diverso da quello esistente. Tutto questo porta oggi a un taglio di proporzioni inedite che si tradurrà nella riduzione di risorse, quindi di occupati».
Francesco Campi
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