TAMPONE POSITIVO
ROVIGO Il 23esimo test ha dato esito positivo: anche in Polesine

Sabato 29 Febbraio 2020
TAMPONE POSITIVO ROVIGO Il 23esimo test ha dato esito positivo: anche in Polesine
TAMPONE POSITIVO
ROVIGO Il 23esimo test ha dato esito positivo: anche in Polesine c'è un primo caso di Covid-19. Si tratta di un cinquantenne imprenditore adriese, che non accusa sintomi particolarmente gravi, tutt'altro, ma che è stato comunque ricoverato nel reparto di Malattie infettive dell'ospedale di Rovigo. È stato lui stesso a contattare l'Ulss spiegando di avere qualche leggero sintomo influenzale ma, soprattutto, di essere stato a un incontro di lavoro, a Saonara, il 20 febbraio scorso, ovvero il giorno prima che scattasse il coprifuoco a Vo', proprio con una persona di Vo', un collega, che ha poi saputo essere stato ricoverato a Malattie infettive a Padova. Quest'ultimo aspetto, che rappresenta il cosiddetto carattere epidemiologico, unito alla seppur lieve sintomatologia, ha fatto scattare l'osservazione. È stata inviata un'ambulanza dal 118 a casa sua, ma precauzionalmente è stato solo scortato fino all'ospedale di Rovigo, che l'uomo a raggiunto a bordo della propria auto. Entrando poi dall'ingresso secondario, appositamente predisposto, con un percorso isolato, nel reparto di Malattie infettive.
SOTTO OSSERVAZIONE
Già per altre 22 persone, in questa lunga settimana, era scattata l'osservazione e il test. Per tutte e 22, però, sottoposte al tampone, l'esito arrivato dai laboratori era stato negativo. Ovvero, nessuno di loro risultava contagiato dal nuovo Coronavirus. Di segno opposto, invece, la risposta arrivata ieri per il 50enne adriese, sottoposto giovedì al tampone.
CASO UNICO
Quello polesano, tuttavia, non è un focolaio in senso stretto, perché si tratta di un caso riferibile ancora a quello originario di Vo'-Schiavonia. Per i familiari dell'uomo, che non hanno alcun sintomo, è scattato l'isolamento domiciliare con sorveglianza attiva. Nel frattempo, è già stata delimitata la cerchia di persone con le quali l'uomo ha avuto contatti ravvicinati in questi giorni, con il Servizio igiene e sanità pubblica che ha già provveduto a contattarli telefonicamente. Ovviamente, trattandosi di dati sensibili di natura sanitaria, i nomi delle persone interessate devono per legge rimanere riservati.
ISOLAMENTO CAUTELARE
A ieri le persone in isolamento cautelare domiciliare risultavano 181, con la curva del loro aumento che sembra rallentare. Tutti i dettagli sono stati illustrati in una conferenza stampa nel primo pomeriggio di ieri, nell'aula magna della Cittadella socio-sanitaria, dal direttore generale dell'Ulss Polesana Antonio Compostella, affiancato dal sindaco di Adria Omar Barbierato, dal viceprefetto vicario Luigi Vitetti, dalla dottoressa Margherita Bellè, responsabile del Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell'Ulss 5, da Franco Vitale, sindaco di Rosolina e presidente della conferenza dei sindaci dell'Ulss 5, e dal direttore dell'ospedale di Rovigo Paolo De Pieri.
BOLLETTINO SANITARIO
«Nel consueto bollettino di aggiornamento, c'è un cambiamento ha spiegato Compostella abbiamo il primo paziente, fra quelli ai quali è stato eseguito il test, risultato positivo. Il paziente sta bene, è una situazione che si potrebbe definire paucisintomatica (scarsi sintomi, ndr) e potrebbe essere anche tenuto in isolamento domiciliare, ma per precauzione lo teniamo ricoverato sotto osservazione. Una volta arrivato il riscontro della positività è subito partita l'attività di ricerca di tutti i suoi contatti successivi a quel 20 febbraio, che fortunatamente sembrano essere limitati. Il Sisp si è già occupato di questi». In ogni caso, il messaggio di Compostella è chiaro: «Cambia qualcosa per la vita quotidiana? Servono altre misure? No, attenzioni e precauzioni sono giuste, ma non ci sono elementi per l'allarmismo. Le regole da rispettare sono sempre le stesse. Anche per l'Ulss l'attività non cambia, non c'è un aumento del livello di allerta, perché si continuano a seguire i protocolli, come si è sempre fatto, con le stesse azioni che hanno dimostrato di avere un effetto di contenimento del virus. Non c'è una situazione diversa da quella che c'era ieri. Una delle tende montate dalla Protezione civile sarà attrezzata come punto informazioni».
Francesco Campi
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