Raito e D'Achille leoni su Facebook Gaffeo: «Manca l'approfondimento»

Domenica 25 Agosto 2019
PRIMI CITTADINI
ROVIGO Tre sindaci polesani, tre approcci diversi ai social network e alla gestione del proprio profilo Facebook.
EDOARDO GAFFEO
Sindaco di Rovigo da giugno, oltre al profilo istituzionale, pubblica post sulla pagina nata durante la campagna elettorale Con Edoardo Gaffeo Sindaco. «Non sono molto social, non ho mai avuto un profilo personale. - spiega Gaffeo - Tempo fa curavo un blog, che poi ho smesso di scrivere per motivi legati al lavoro. La pagina che oggi porta il mio nome racconta solo attività di natura istituzionale, nessuna questione personale prosegue il primo cittadino del capoluogo polesano - Il motivo per cui non ho mai usato Facebook è che se ho qualcosa da dire voglio spiegarlo in modo che non sia fagocitato dalla velocità del mezzo. Probabilmente per deformazione professionale, preferisco approfondire e i tempi necessari non si adattano a quelli dei social. Ritengo sicuramente siano uno strumento potentissimo, ma che la polarizzazione del consenso, alla fine, incancrenisca la possibilità del confronto e la libertà di espressione democratica nella capacità di dialogare, anche da punti di vista diversi».
ALDO D'ACHILLE
Sindaco di San Bellino dal 2014, al suo secondo mandato, ha una pagina ufficiale e una personale su Facebook. «Sulla prima pubblico le attività realizzate spiega D'Achille - Racconto il lavoro dell'Amministrazione mettendo in risalto ciò che è stato fatto, a posteriori. Ho scelto di condividere questo approccio perché le persone possano rendersi conto dell'operato, in modo trasparente. Critiche? Qualche opinione diversa, come è legittimo in democrazia, ma non ho mai avuto particolari problemi sui social». Sulla pagina privata, invece, tanti articoli riguardanti ecologia e sviluppo sostenibile. D'Achille, recentemente, a Palazzo Madama, ha ricevuto a nome del Comune di San Bellino il premio 100 mete d'Italia per essersi distinto, a livello nazionale, sulla questione della tutela dell'ambiente. «L'idea è quella di veicolare articoli e approfondimenti relativi a questa mia grande passione: uso il social come megafono, non come propaganda». Sull'utilizzo del mezzo da parte della politica, al giorno d'oggi, il sindaco di San Bellino commenta così: «I social sono un mezzo interessante, ma allo stesso tempo fuorviante. Le informazioni vanno verificate e l'uso deve essere consapevole. Una lettura superficiale dei post risulta rischiosa nella creazione di una propria opinione su fatti e persone».
LEONARDO RAITO
Sindaco di Polesella dal 2014, al secondo mandato consecutivo, Raito comunica spesso mediante la sua pagina personale su Facebook e il gruppo dell'Amministrazione. L'ultima notizia caricata riguarda l'autosospensione dal PD, in disaccordo con le modalità di gestione della crisi di Governo. Non solo: il sindaco usa il social per promuovere le manifestazioni di Polesella, congratularsi con i propri cittadini, condividere la passione per la musica da ex deejay e anche qualche malanno fisico. Ma la sua prima esperienza da amministratore-social risale al 2009 quando rivestiva il ruolo di assessore provinciale. «Le cose sono molto cambiate, ma lo reputo sempre uno strumento dinamico, di facile connettività - spiega Raito - Ormai la piazza virtuale, nel bene e nel male, ha quasi sostituito quella fisica. Ci vorrebbero decine di comizi per raggiungere tutte le persone che puoi intercettare sul web. È anche vero che si perde la bellezza del rapporto umano e del contatto personale, ma siamo di fronte a un cambiamento dei tempi che non si può non considerare. Usato correttamente, il social è uno strumento facile, veloce e immediato. Ricevo quotidianamente messaggi dai miei concittadini. Pur non essendo un canale istituzionale, vedo il buono della cosa: ho sentinelle ovunque che mi permettono di organizzare e gestire al meglio il mio ruolo di amministratore sul territorio».
A.Spo.
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