«Punite senza colpe 260 imprese artigiane»

Giovedì 29 Ottobre 2020
«Punite senza colpe 260 imprese artigiane»
«Le misure introdotte dall'ultimo Dpcm che limitano l'attività di alcune impresa tra cui pasticcerie, gelaterie, ristoranti, pizzerie e attività di fitness che in provincia contano poco più di 260 imprese artigiane attive con oltre mille addetti, sembrano votate a punire più che a prevenire e controllare». Lo spiega Marco Campion presidente di Confartigianato. «Riteniamo sia più utile ed efficace intervenire con misure che puniscano i comportamenti scorretti di singoli cittadini e di operatori, anziché stoppare in modo casuale, generalizzato e incomprensibile solo alcune attività. Non possiamo passivamente accettare le chiusure laddove c'è stata un'applicazione scrupolosa delle misure imposte dai protocolli di sicurezza e dove è stato verificato che il rischio Covid è sotto controllo. Sono troppo pericolose le derive di queste chiusure ha aggiunto il leader di Confartigianato -. Minacciano lo spirito di intraprendere vitale per il nostro territorio, rischiando di portare a una rassegnazione diffusa. Siamo convinti che i danni che arrecano non possano essere risarciti solo con misure compensative di ristoro economico. Senza contare le imprese di settori bloccati per i limiti della circolazione turistica: taxi, Ncc e Bus operator, per il diffuso ricorso allo smart working e per la limitazione alle celebrazioni di eventi. Si tratta di oltre 1.215 aziende artigiane solo in Polesine e dei loro quasi 3.200 addetti. Il loro sacrificio dura da mesi. Infine - ha concluso Campion- è del tutto inaccettabile che il Trentino deroghi sulla base di evidenze sanitarie locali. Se questo principio vale, deve trovare applicazione in tutto il territorio nazionale poiché in gioco c'è un la salute pubblica. In caso contrario il Governo deve impedire fughe in avanti».
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