Menon: «Lungi da noi chi gioca con soldi pubblici»

Giovedì 23 Maggio 2019
LA POLEMICA
ROVIGO «Noi non mettiamo capilista persone che hanno fatto le scommesse con i soldi dei cittadini». È pesante l'accusa lanciata dalla candidata Silvia Menon nell'incontro avvenuto martedì sera in Gran Guardia. Menon spiega che «il motivo vero della nostra corsa senza partiti è che non volevamo con noi chi associa il proprio nome a scelte che ci condannano per decenni. Faremo il possibile per spezzare queste catene, servendoci dell'ufficio legale del Comune», sciorinando nomi che compaiono nelle liste di Edoardo Gaffeo e Monica Gambardella. Il primo citato è Federico Saccardin, capolista del Forum dei cittadini: «Nel 2006 era presidente della Provincia, quando sono stati stipulati contratti finanziari di derivati, a causa dei quali nel 2018 siamo stati costretti a pagare 1,2 milioni». Poi la Menon passa a Graziano Azzalin (Pd), dicendo che «era vice di Fausto Merchiori quando, il 30 dicembre del 2007, il Comune ha stipulato un contratto di derivati per il quale il saldo è di meno 973.867 euro al 31 dicembre 2018. Se i tassi restassero come negli ultimi 10 anni, le perdite totali nel 2025 saranno di 2,8 milioni euro». E punta il diti anche contro Paolo Avezzù, capolista di Obiettivo Rovigo, che «era sindaco nel 2004, ha stipulato un contratto derivato che si è chiuso nel 2015, con una perdita totale di 567.107». Azzalin, però, non ci sta e risponde che «il nervosismo degli ultimi giorni l'ha portata a segnare un autogol: si presenta come candidata di rottura, in nome della discontinuità, dimenticando che nel 2011 era in corsa, da renziana della prima ora, con una lista civica a sostegno del candidato del Pd».
A.Luc.
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