«Lotteria sulla nostra pelle»

Venerdì 12 Febbraio 2021
«Lotteria sulla nostra pelle»
COMMERCIO
ROVIGO «Molti clienti ora pretendono di pagare il caffè con la carta di credito per partecipare alla lotteria degli scontrini. Come faccio a recuperare i 30 centesimi della transazione? Sarò costretto ad aumentare il prezzo alla tazzina da 1.20 a 1.50 centesimi».
È questa la domanda che da alcuni giorni i baristi rivolgono alle associazioni di categoria, preoccupati per questo nuovo problema che si trovano ad affrontare. Dal 1. febbraio, infatti, è partita la Lotteria degli scontrini: con uno scontrino da un euro (purché associato al codice personale) si potrà provare a vincere anche cinque milioni di euro. Sono previste estrazioni settimanali, mensili e annuali sia per i clienti, sia per gli esercenti. Dopo un inizio in sordina, il gioco sta prendendo piede anche per gli acquisti di pochi euro, come appunto un semplice caffè.
ESERCENTI IN CRISI
«Ci stanno chiamando molti esercenti da tutta la provincia arrabbiati per le richieste dei clienti di pagare con le carte elettroniche anche solo un caffè spiega il funzionario dell'Ascom Confcommercio Bruno Meneghini -. La Lotteria degli scontrini permette di partecipare al concorso anche solo con uno scontrino da un euro. Un problema per gli esercizi pubblici, in quanto l'esercente dovrebbe mettere in conto anche il costo della transazione, se prevista dal proprio istituto di credito».
Aumentare però il costo della tazzina di caffè, per i bar già in difficoltà a causa della pandemia, significa rischiare di perdere clienti e dunque diminuire ulteriormente gli incassi. In realtà, all'interno del piano cashless trova spazio anche l'abolizione delle commissioni sul pos per importi sotto i 5 euro. Dunque anche per gli esercenti accettare pagamenti di basso importo con carta, da 2021, non dovrebbe costituire un problema. Tutto sulla carta però. Perché la decisione viene rimessa alla singola iniziativa delle banche, per non andare contro alle regole sulla concorrenza. Tuttavia è abbastanza pacifico che tutti si allineeranno. Per il momento però, i baristi si trovano ad affrontare anche questo problema, in molti spiegano di essersi recati in banca per chiedere lo stop al costo della transazione per spese di pochi euro, come appunto il costo di un caffè.
SOLUZIONE TRANSITORIA
«Ho consigliato agli esercenti di esporre un cartello dove avvisano i clienti che non è possibile pagare con i pos per spese inferiori ai 5 euro spiega Meneghini . Alcuni lo stanno già facendo, in attesa che questo problema venga risolto».
«Una soluzione potrebbe essere quella di acquistare dei pacchetti per la colazione in modo da permettere al cliente di utilizzare la carta di credito o il bancomat anche al bar propone il vice presidente di Confesercenti Venezia Metropolitana Vittorio Ceccato ovviamente, il cliente potrebbe obiettare con un solo scontrino, in quanto si vede ridotte le possibilità di partecipare alle estrazioni della lotteria degli scontrini. Ma, visto il momento difficile, sarebbe opportuno cercare di trovare una soluzione momentanea. Queste problematiche sono l'espressione di provvedimenti inopportuni in un periodo storico così drammatico per molte categorie, come quella appunto di esercenti e commercianti, costretti ad adeguarsi a questa lotteria e ad affrontare anche problematiche con la clientela legate a questo gioco».
Non tutti gli esercenti, in città, hanno adeguato i loro sistemi per permettere ai clienti di associare il proprio codice personale agli scontrini. Avranno però tempo fino al 1. aprile per farlo, mentre dal 1. marzo si potranno segnalare i negozianti che si rifiutano di accettare il codice lotteria del cliente.
Alla lotteria si può partecipare con ogni scontrino emesso dopo il 1. febbraio 2021, purché riporti il proprio codice lotteria. L'esercente, attraverso un lettore ottico, effettua il collegamento tra lo scontrino e il codice lotteria del contribuente e trasmette i dati all'Agenzia delle entrate.
Roberta Merlin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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