Liceo Celio, anche la Cna contraria a spostare le classi

Martedì 28 Giugno 2016 di A favore del trasloco in Commenda proposto dalla Provincia si sono schierati gli organi rappresentativi dell'istituto scolastico
I principali "attori" della vita scolastica dicono sì al trasloco del liceo classico Celio. Il Consiglio accademico e il Consiglio di istituito si sono espressi a favore dello spostamento dal centro alla Commenda. Lo rivela il sindaco Massimo Bergamin, che invece si schiera contro la decisione del presidente della Provincia, Marco Trombini, assieme al comitato "Celio in centro" contro il trascolo della scuola da via Badaloni a via De Gasperi, al posto dell'Ipc Marco Polo che ha lasciato già libero l'edificio in Commenda per trasferirsi al Bernini, sede dei Geometri. Nel frattempo l'Amministrazione comunale ha incontrato quella provinciale per discutere della faccenda. Sono stati illustrati i risultati di un percorso iniziato nei mesi scorsi dai dirigenti scolastici delle scuole protagoniste, che è stato poi definito da Palazzo Celio. I due enti auspicano si apra un dibattito aperto al pubblico in modo da confrontarsi con la cittadinanza.
Nel piano di riduzione della spesa della Provincia si è deciso di procedere all'accorpamento del liceo ginnasio e della sua succursale in via Silvestri in un'unica sede di via De Gasperi. In questo modo l'operazione consentirà la liberazione di due sedi scolastiche e si potrà procedere con l'alienazione della succursale Palazzo Campo, un immobile di pregio. Sullo spostamento si sono già espressi in senso contrari il comitato e il consigliere regionale Graziano Azzalin. Ora si aggiunge anche la Cna: «Il trasferimento del liceo classico Celio dal centro storico di Rovigo rappresenta un perdita ulteriore per il cuore della città, che sarà interessata nei prossimi mesi anche dal trasferimento della Questura, e all'orizzonte non si vede il trasferimento dell'Università a Palazzo Angeli» evidenzia il vice presidente Lorenzo Masarà, facendosi portavoce della preoccupazione degli imprenditori del centro per l'abbandono di luoghi significativi della storia cittadina: «È evidente che Rovigo necessita di una strategia ampia dei luoghi che caratterizzano la città e rispetto a ciò serve un disegno organico, evitando per l'ennesima volta di agire sulla emergenzialità, definendo una programmazione degli interventi».
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