L'ALLARME
ROVIGO La sempre maggiore diffusione dell'eroina anche in Polesine,

Venerdì 6 Dicembre 2019
L'ALLARME
ROVIGO La sempre maggiore diffusione dell'eroina anche in Polesine, come onda lunga di una ripresa di una droga che dopo aver seminato morte e distruzione negli anni 80 sembrava essere diventata residuale, è un fenomeno preoccupante. Anche perché la fascia d'età che maggiormente colpita sembra essere quella fra i 20 e i 30 anni. Giovani che negli anni 80 non erano nati. E non hanno più paura dell'Aids, che era stato un forte deterrente, anche perché sono cambiati i metodi di assunzione. Fra i consumatori mappati nell'indagine della Mobile, ben pochi si iniettano l'eroina, quasi tutti la sniffano o la fumano. Secondo il questore Raffaele Cavallo, c'è una «una reimportazione dell'eroina attraverso la criminalità straniera per un uso inizialmente nelle comunità di appartenenza». Il procuratore capo Carmelo Ruberto ha evidenziato che «l'aspetto economico gioca un fattore importante, così come il forte effetto psicotropo». Il tutto senza conoscere quali possano essere le conseguenze di una sostanza che produce una dipendenza fortissima e distrugge anima e corpo.
FENOMENO IN CRESCITA
Oltre ai due arresti dell'operazione Titti, l'eroina è spuntata anche ad Adria. Non solo perché dipendente ne è Lo Coco, in carcere con l'accusa di aver strangolato e ucciso la giovane moglie Giulia Lazzari. Il 7 novembre è stata arrestata, poi rimessa in libertà, una 46enne che ne nascondeva in casa poco meno di 10 grammi, mentre la notte successiva sono stati fermati e denunciati a piede libero un 35enne e una 26enne che ne avevano circa 6 grammi.
Marcello Mazzo, direttore del Dipartimento per le Dipendenze dell'Ulss 5, rimarca come «sono anni che denunciamo un ritorno dell'eroina, anche se non una pandemia come quella che sembra essere descritta dall'indagine e questo potrebbe essere il segno che purtroppo ci potremmo aspettare che l'onda arrivi fra un po', perché per ora questi ragazzi non sono arrivati a noi. E allora li invito a farlo, perché possono trovare aiuto e supporto».
A livello di numeri, il Serd segue circa 600 persone alle prese con dipendenze da stupefacenti in tutto il Polesine e circa 400 sono proprio eroinomani. «Ci sono circa un centinaio di persone che sono state prese in carico da anni e che seguono una terapia, poi ci sono quelli che entrano ed escono. I casi nuovi sono circa una quarantina all'anno, con un trend in crescita. Quello che è preoccupante è che ci siano giovani che usano l'eroina come droga di iniziazione, segno di come non vi sia più alcun tipo di percezione del rischio».
F.Cam.
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