«Il Polesine è una realtà con forti criticità». Ad affermarlo,

Venerdì 19 Maggio 2017
«Il Polesine è una realtà con forti criticità». Ad affermarlo, il segretario generale della Cisl, Andrea Mosca Toba. «Si è passati dalla forte vivacità di fine anni Ottanta e Novanta, quando era stato siglato il primo Patto Territoriale del Centro Nord, grazie al quale si aveva un'idea di quello che poteva essere il futuro economico della nostra provincia - osserva - Istituzioni, mondo politico, rappresentanze sociali, privati, si erano messi assieme per scommettere sul futuro del territorio. Oggi invece tutto questo manca del tutto. Anzi, siamo davanti a una frammentazione della nostra area, con i Comuni che più che essere fusi sono confusi e il concetto di area vasta è oramai superato. Dobbiamo pensare più che altro a conservare la nostra zona, prima che questa diventi oggetto delle attenzioni delle lobby».
Preoccupante il report della Cisl sulla situazione occupazionale. Le imprese attive in provincia di Rovigo a fine 2016 risultano poco meno di 25mila. Dal 2009 si registra una contrazione del 6%, pari a circa 1.600 imprese in meno. Il calo nel 2016 rispetto al 2015 è di 562 aziende. I comparti più colpiti sono industria e agricoltura, che hanno fatto segnare un -12%, mentre i servizi registrano un +3%. Mosca Toba lancia alcune proposte per tentare di uscire dalla crisi. «Scommettere sulle vie di comunicazione, visto che abbiamo la fortuna di avere acqua, rotaia e gomma, tutte infrastrutture che vanno potenziate e che possono essere decisive per il nostro sviluppo. Puntare su Consvipo e Interporto, che hanno grandi potenzialità se riorganizzati. Il Parco del Delta del Po è una grande opportunità. I distretti ittico e della giostra, con i loro bilanci in attivo, hanno dimostrato di valere molto di più di altri presidi industriali. Lancio una proposta: perchè non dare vita ad un nuovo patto territoriale, dal nome di Polesine Futuro?».
In provincia di Rovigo ci sono 98.400 occupati (il 5% del totale regionale) e circa 9.300 persone in cerca di occupazione. Il tasso di occupazione è del 46,6%: 58,7% per i maschi e 35,4% per le femmine. Lo scorso anno i lavoratori dipendenti sono stati 75.200: il 76% del totale degli occupati in provincia. Secondo l'Inps i dipendenti nel settore privato nel 2015 sono stati 53.500, in leggero calo rispetto al 2014 (-1%). Si tratta in prevalenza di operai: il 64% dei lavoratori. Il peso degli impiegati è del 30%. Nel lavoro dipendente nel 2016 si sono avute 33.700 assunzioni (-5%), con un saldo di fine anno pari a +265 unità. Rispetto alla fine del 2008, a fine 2016 il bilancio complessivo delle posizioni di lavoro è ancora fortemente negativo in provincia di Rovigo (-4.800 unità).
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