Bicchieri di carta in 11 locali del centro per socializzare rispettando l'ambiente

Mercoledì 15 Luglio 2020
Bicchieri di carta in 11 locali del centro per socializzare rispettando l'ambiente
IL RILANCIO DEL CENTRO
ROVIGO In centro approda il bicchiere da passeggio. Da qualche giorno, in undici locali di Rovigo, è possibile acquistare una bibita o un drink e consumarlo nelle piazze e lungo le vie del capoluogo senza l'obbligo di restare nei paraggi del locale per restituire il classico bicchiere di vetro o cercare un contenitore per la plastica. Il nuovo bicchiere da asporto, battezzato Rovigodrink, è decisamente green, realizzato in cartoncino politenato, non inquina e rispetta l'ambiente. L'idea del bicchiere da passeggio è di due noti imprenditori del mondo dei locali, Andrea Sfriso e Fabrizio Conforto, impegnati in questi ultimi mesi a trovare soluzioni innovative per rilanciare il centro dopo la stretta della nuove regole anti-Covid. In un primo momento, infatti, a bar e ristoranti era permesso solo l'asporto, il cosiddetto take away, misure rese necessarie per evitare il più possibile il formarsi di assembramenti all'interno e all'esterno dei locali e ridurre al minimo il contatto.
RILANCIO DEL CENTRO
Un momento non certo semplice per gli imprenditori del settore, molti dei quali hanno infatti dovuto reinventarsi per riuscire a riaprire le loro attività oggetto delle nuove restrizioni. Nel frattempo però, anche i clienti si sono abituati al drink o al caffè da consumare passeggiando, magari facendo quattro chiacchiere in compagnia. Da una necessità, come spesso accade, ecco dunque che è nata una moda. L'originale bicchiere ecologico da passeggio è stato presentato, ieri mattina, al sindaco Edoardo Gaffeo, che proprio nelle scorse settimane, aveva annunciato l'intenzione dell'Amministrazione di sostenere la formula dell'economia circolare per il rilancio della città. «Viviamo in un periodo di enormi sfide hanno spiegato Sfriso e Conforto al primo cittadino - L'emergenza Covid-19 da una parte, l'ambiente in ginocchio dall'altra, numerosi locali hanno dovuto adottare metodi e sistemi alternativi per poter esercitare in tranquillità. Contemporaneamente, la plastica resta uno dei materiali piu difficili da recuperare. L'obiettivo principale elaborato nel lockdown, e che dalla sera di venerdì 10 Luglio è realtà, equello di sensibilizzare le persone ricordando loro di pensare sempre a quanto sia urgente preservare la natura». «È un progetto che va nella direzione che questa Amministrazione intende perseguire afferma il sindaco - È un approccio orientato al futuro per una città che vuole essere laboratorio di economia circolare. Pensare all'ambiente e fare sinergia, sono due aspetti importanti e fondamentali per la crescita del nostro territorio. Siamo pertanto felici di sostenere questa ed altre iniziative che guardano ad una Rovigo moderna, all'avanguardia e attenta all'ambiente». Undici i locali che hanno aderito al progetto, oltre ai Trani e al Canevone, anche il bar Crimi, il Corsopolitan, i bar Dal Moro, Franchin e Garibaldi, la birreria Pedavena, il Venezze, Zestea e Hops i primi in città a mettere in pratica l'innovativo progetto. L'economia circolare è infatti proprio un'economia che rigenera se stessa, in cui materiali e scarti della produzione possono essere nuovamente valorizzati e utilizzati, quindi non vengono dispersi nell'ambiente.
Roberta Merlin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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