Bergamin vuole creare i consiglieri delegati

Giovedì 21 Giugno 2018
Bergamin vuole creare i consiglieri delegati
COMUNE
ROVIGO La giunta potrebbe trovare degli aiuti tra i consiglieri. Al prossimo consiglio comunale, previsto indicativamente per il 27 e 28 di giugno, si discuterà dell'istituzione del titolo di consigliere delegato, una sorta di assessore su uno specifico campo o tema.
Non avrà alcun potere decisorio, ma potrà relazionarsi direttamente con l'assessore incaricato per gestire alcuni compiti. Una soluzione che negli auspici dell'amministrazione, dovrebbe aiutare anche la maggioranza di Massimo Bergamin a trovare un migliore equilibrio.
GLI ESEMPI
Ad Adria, all'interno della precedente giunta di Massimo Barbujani, e a Porto Viro, con l'amministrazione di Geremia Gennari, questa figura era stata ampiamente utilizzata, così come esiste anche in più piccoli Comuni. Per Adria, addirittura, sostituiva la figura di assessore alla Cultura.
EQUILIBRI POLITICI
In questo caso a Rovigo serve sicuramente per gestire meglio alcuni compiti di alcuni assessori, usufruendo delle competenze di alcuni consiglieri, ma soprattutto per distribuire anche incarichi (gratuiti) a componenti della maggioranza e dell'opposizione che più di una mano stanno dando con il loro voto di sostegno all'amministrazione.
L'APERTURA
Non circolano nomi, dovrà essere discusso tutto quanto in aula a Palazzo Nodari alla fine del mese, ma dal sindaco Bergamin giunge un sostegno anche verso qualche nome dell'opposizione.
«Se potranno esserci anche consiglieri di minoranza con questa carica? Perché no? Non ci vedo nulla di male o di strano».
Alcuni nomi che circolano potrebbero essere, nella compagine legata al governo cittadino, quelli di Stefano Raule e Michele Aretusini, della Lega. Dalla parte opposta dell'aula, invece, potrebbero essere quelli di Antonio Rossini di Fare!, che in ogni caso è di posizioni politiche non troppo distanti dalla linea di governo, e Matteo Masin di Coscienza Comune.
RISPARMI
La soluzione, comunque, ha un valore anche economico. Lo stratagemma aiuterebbe la giunta nel rintracciare figure di riferimento all'interno dell'aula nella gestione di incarichi che, altrimenti, sarebbero andati a consulenze esterne. Il consigliere delegato prenderebbe un argomento del quale è incaricato e aiuterebbe l'assessore di riferimento a gestirlo, senza alcun potere dispositivo. Di conseguenza, con questa modifica comunale, Bergamin salverebbe capra e cavoli: distribuirebbe cariche (anche se dal leggerissimo potere amministrativo) per accontentare gli insoddisfatti e troverebbe una forza lavoro (a costo zero) al servizio della comunità e della giunta.
Alberto Lucchin
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