Truffava gli anziani fingendosi amico dei figli

Mercoledì 26 Novembre 2014
PORDENONE - (su.sal.) «Buon giorno, sono amico di suo figlio». Un saluto cordiale alla vittima di turno, solitamente un'anziana. Poi, dopo aver carpito la sua attenzione, la richiesta: «Mi deve dare 1.200 euro per il pagamento di una poliza assicurativa che suo figlio non ha pagato e che deve essere assolutamente rinnovata». Per convincere la persona, in questo caso una donna di 87 anni, sola e con il figlio lontano, telefonava a un complice che si fingeva lo stesso figlio della vittima. Il truffatore in questione è Rocco D'Agostino, napoletano di 46 anni, che ieri mattina davanti al gup Piera Binotto (pm Campagnaro) ha patteggiato un anno e nove mesi di reclusione, oltre a 900 euro di multa, pena sospesa. D'Agostino, difeso dall'avvocato Cinzia De Roia, doveva rispondere di altre due truffe messe a segno con la stessa tecnica e sempre lo scorso giugno ai danni di una donna di 78 anni e una di 85, entrambe sole e con i figli lontano. Ma a D'Agostino si contestava un altro episodio, alquanto curioso. L'uomo, per opporsi alla perquisizione e al sequestro del telefono cellulare usato per la tentata truffa alla donna di 87 anni, aveva danneggiato e aperto il telefonino, estratto la sim card che aveva in un attimo messo in bocca, masticandola per danneggiarla. E quando i carabinieri avevano cercato di estrargliela, D'Agostino aveva serrato i denti, opponendosi con violenza.
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