SACILE
L'amministrazione comunale ha accolto la proposta, elaborata dalle istituzioni

Venerdì 8 Ottobre 2021
SACILE L'amministrazione comunale ha accolto la proposta, elaborata dalle istituzioni
SACILE
L'amministrazione comunale ha accolto la proposta, elaborata dalle istituzioni scolastiche sacilesi in collaborazione con il Liceo Leopardi Majorana di Pordenone, del progetto Pietre d'inciampo, da installare in memoria di cittadini e partigiani deportati o caduti in azioni di resistenza o vittime di rappresaglia. Ad annunciarlo, all'indomani della decisione presa dalla Giunta, l'assessore all'istruzione Ruggero Spagnol. «Le pietre d'inciampo - spiega - sono delle placchette metalliche inizialmente dedicate a coloro che, deportati nei campi di concentramento, non sono più tornati. Si tratta di un particolare tipo di museo diffuso - nato dall'iniziativa di un artista tedesco, Gunter Demnig, nel 1995, che ha finora coinvolto una ventina di stati europei (sono oltre le pietre 70.000 in tutta Europa) - dedicato alle vittime della violenza della II Guerra mondiale, tra le quali rientrano a pieno titolo anche le vittime, nella maggior parte dei casi civili, dei fatti legati al fenomeno della Resistenza. I docenti e gli studenti parteciperanno a questo evento, importante per la città di Sacile, distribuendosi nei luoghi in cui verranno interrate le 4 pietre. Il coinvolgimento delle scuole vedrà la partecipazione di alcuni gruppi di lavoro studenteschi che, guidati da docenti ed esperti storici, effettueranno degli interventi per presentare le persone ricordate dalle pietre. Questi i sacilesi alla cui memoria le pietre saranno dedicate: Marco Meneghini, nato nel 1887 e fucilato il 16.04.1945; Virgilio Fasan, nato nel 1914 e affondato nel golfo dell'Asinara il 9.09.1943, Ermanno Sfriso, nato nel 1923 e trucidato il 17.04.1945; Gino Coltro, nato nel 1908 e fucilato il 29.10.1944. Il progetto conta di proseguire anche nei prossimi anni, andando a individuare altre persone vittime delle violenze negli ultimi convulsi mesi di guerra. Le pietre d'inciampo - commenta l'assessore Spagnol - sono un segno concreto e tangibile, ma nello stesso tempo discreto, che diviene parte del contesto urbanistico, a conferma che la memoria non può risolversi solo in appuntamenti occasionali e celebrativi, ma deve costituire parte integrante della vita quotidiana». Si tratta di una prima fase del progetto, motivo per cui ora sono state individuate insieme alle scuole queste prime 4 persone, e che vuole avere un respiro pluriennale. Saranno poste in diversi luoghi della città, significativi per le esistenze dei quattro.  «In queste settimane - riferisce Spagnol - abbiamo avuto modo di contattare le rispettive famiglie, condividere con loro il progetto e il senso del percorso, che culminerà nella posa delle pietre all'inizio del 2022. Sempre tra le azioni dedicate alla memoria, che l'amministrazione ha inteso sottoporre al voto, unanime, del Consiglio comunale, c'è il conferimento della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto.
M.S.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci