Polpette avvelenate ai cani dei vicini Patteggia tre mesi

Domenica 19 Dicembre 2021
Polpette avvelenate ai cani dei vicini Patteggia tre mesi
AZZANO
I bocconi avvelenati, destinati a due cani, sarebbero stati lanciati nel giardino da un vicino di casa. A questo hanno portato gli accertamenti della Polizia locale di Azzano, che lo scorso anno si era occupata di una situazione che aveva fortemente preoccupato due famiglie azzanesi. Che le polpette di cioccolato e salsiccia fossero avvelenate, lo ha appurato un consulente nominato dal procuratore Raffaele Tito, un docente di Venezia, che nelle esche ha individuato veleno per topi. La vicenda ha avuto conseguenze penali per il 68enne azzanese Domenico Luigi Morettin, citato a giudizio per tentata uccisione di animali e che davanti al giudice monocratico Francesca Ballore ha patteggiato tre mesi (pena sospesa). «Era un processo indiziario - ha spiegato l'avvocato difensore Fabio Gasparini - Il mio assistito ha sempre negato di aver cercato di avvelenare il cane».
I CANI
Le vittime sono Francesco Dresseno e Giulia De Marchi, proprietari di un pastore tedesco e di un beagle, quest'ultimo dopo aver mangiato un boccone avvelenato ha rischiato di morire ed è stato salvato in una clinica veterinaria. I proprietari si erano costituiti parte civile con l'avvocato Rebecca Marco, ma il patteggiamento li ha esclusi da pretese risarcitorie in sede penale. La vicenda aveva inquietato le due famiglie. Il giardino, infatti, era frequentato anche da una bambina piccola che avrebbe potuto avvicinarsi alle esche. È per questo che nell'autunno 2020 è stata interessata la Polizia locale.
LE INDAGINI
Sono stati gli agenti azzanesi a indirizzare i sospetti su Morettin: in corrispondenza del lancio dei bocconi nel giardino, in alcune occasioni si erano accese le luci del suo cortile, che funzionano con una fotocellula, segnalando la presenza di qualcuno. La perquisizione aveva permesso di recuperare reperti compatibili con il contenuto delle esche contenenti veleno per topi. I due cani si erano salvati: il beagle grazie alla veterinaria, il pastore tedesco, invece, era stato salvato dal suo padrone, che era riuscito da toglierli dalla bocca la polpetta avvelenata. (c.a.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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