«Libera Camera a protezione del territorio»

Sabato 20 Ottobre 2018
«Libera Camera a protezione del territorio»
TERRITORIO DA SALVARE
PORDENONE Ci sono il sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani, i colleghi dei quattro mandamenti, i parlamentari Luca Ciriani, Franco Dal Mas, Lodovico Sonego, il consigliere regionale Alessandro Basso e il sindaco emerito Alvaro Cardin fra coloro che hanno dato la loro adesione alla Libera Camera delle categorie economiche, delle professioni, delle rappresentanze sociali e dei cittadini del Friuli occidentale, costituitasi ieri mattina davanti al notaio Gaspare Gerardi, nella sede di rappresentanza di palazzo Klefisch. Una adesione che è stata effettuata secondo la norma appena introdotta e per la quale, affinché un Comune venga rappresentato, al di là dell'adesione dei rappresentanti istituzionali, è sufficiente che un solo cittadino di quel Comune si iscriva. Ad aderire sono stati sostanzialmente tutti i Comuni - spiega il presidente di Unindustria Michelangelo Agrusti, anche se un elenco non c'è. Dentro anche gli ordini professionali, su delibera del Comitato unitario, mentre fra le categoria resta fuori solo Ascom Confcommercio. Il coordinamento è affidato a Giovanni Pavan, già presidente della Camera di commercio di Pordenone.
LE INTENZIONI
I principi che animano il nuovo soggetto sono quelli del fare rete, intensificando la collaborazione intercategoriale e interprofessionale orientandola a comuni obiettivi di solidarietà, e la formazione e sviluppo e difesa comune della sopravvivenza dei motori fondamentali del benessere economico e sociale del territorio. Due, sostanzialmente, le funzioni: da un lato quella di raccordarsi alla Camera di commercio di Udine e Pordenone attraverso i quattro componenti pordenonesi della governance, dall'altro quella di discutere e assumere valutazioni possibilmente condivise sugli interessi strategici del territorio.
I SINDACI
In premessa Michelangelo Agrusti, presidente di Unindustria, ha ribadito l'importanza dei sindaci perché in questo crepuscolo della democrazia - ha detto - rappresentano un presidio fondamentale, sono eletti e hanno un confronto continuo con i cittadini. Il forum della Libera camera - ha aggiunto il presidente di Unindustria - ha in agenda le priorità di questo territorio: la viabilità disastrata, la questione dei precari del Cro - sulla quale è in agenda un incontro a breve -, l'acceleratore protonico, la riorganizzazione della sanità regionale, l'ospedale di Pordenone e l'ambiente. La decisione di costituire la Libera camera, è stato detto, trova ragione anche nella necessità di non perdere unita di visione e intenti da parte delle diverse anime della sua società, un rischio concreto dopo la progressiva eliminazione di importanti strutture democratiche rappresentative della volontà popolare e della rappresentanza degli interessi economici. Gli elementi imprescindibili per mantenere un territorio coeso al proprio interno, aperto al mondo e proiettato ad un futuro di sviluppo e benessere e quindi, come è stato detto, per evitare il declino - sono la presenza di grandi imprese, di un'università di qualità, di centri di ricerca ed innovazione, di strutture sanitarie d'eccellenza, di infrastrutture moderne e di centri culturali. La coesione, è stato detto ancora, fu determinante ai tempi della fondazione della Provincia, quando imprese, professioni e cittadini di unirono per vedere riconosciuto anche istituzionalmente un territorio legato da profonde radici storiche, economiche e culturali.
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci