LA PROSPETTIVA
PORDENONE Il Friuli Venezia Giulia è entrato nella seconda

Martedì 26 Gennaio 2021
LA PROSPETTIVA
PORDENONE Il Friuli Venezia Giulia è entrato nella seconda settimana di zona arancione. E la domanda che si fanno in molti è relativa alla data di un potenziale ritorno in zona gialla, con maggiori libertà di movimento e riaperture di attività economiche. In realtà sono da tenere monitorati più i fattori, che i tempi. Nonostante un Rt basso (l'ultimo era a quota 0,88), infatti, il Fvg dovrebbe rimanere arancione almeno sino al 31 gennaio. È infatti necessaria una terza settimana di consolidamento dei risultati. Ma il blocco rischia di andare anche più in là, perché ci sono tre parametri che dovranno migliorare di molto per far scattare il passaggio. Ecco quali.
LE VARIABILI
Primo, l'incidenza. In Fvg dal 18 al 24 gennaio su 100mila abitanti sono stati calcolati 293 casi, compresi gli asintomatici. È la seconda incidenza più alta d'Italia, dopo la provincia di Bolzano. La Lombardia, pur in arancione, ha un'incidenza di 110 casi. La Toscana, in giallo, si ferma a quota 80. La media italiana è di 142 casi. Quindi, per ambire al giallo, bisognerà abbattere di molto l'incidenza. E per farlo servirà veder calare i contagi (secondo fattore), che ogni giorno vanno ad alimentare proprio il dato dell'incidenza. Dopo i contagi, caleranno anche i ricoveri, ultimo dato a scendere. Oggi in Fvg è occupato il 35 per cento dei letti in Rianimazione (la soglia è al 30) e il 54 per cento degli spazi nelle Medicine, quando il limite di sicurezza è fissato al 40 per cento. Il miglioramento sarà apprezzabile quando entrambi i valori torneranno sotto soglia. Per queste tre ragioni, è probabile che il Friuli Venezia Giulia veda allontanarsi almeno di 7-15 giorni il rientro nella zona gialla.
LA SCELTA DELL'UE
Mentre i cittadini si domandano quando e come la regione potrà tornare in zona gialla, arriva una brutta notizia dall'Unione europea. C'è anche il Friuli Venezia Giulia, infatti, tra le aree del Paese che rischiano di diventare rosso scuro sulla base dei dati raccolti dall'Ecdc, il Centro europeo per il controllo delle malattie. La soglia sarebbe quella dei 500 casi in due settimane su 100mila abitanti. Il Fvg è a quota 747, quindi ben oltre. La mappa ufficiale sarà pubblicata nei prossimi giorni. Nelle aree rosso scuro, per spostarsi nei Paesi Ue, serviranno tampone negativo (in partenza) e quarantena all'arrivo, anche per viaggi essenziali. La raccomandazione (non vincolante) prevede anche limiti agli spostamenti verso altre aree d'Italia non in rosso scuso. Ma la parola finale in questo caso spetta al governo. Fedriga ha commentato così: «Si penalizza chi fa più tamponi, è sbagliato».
LA MAPPA
La Protezione civile del Fvg ha aggiornato la mappa del contagio in regione. Le aree colorate in blu scuro nella mappa corrispondono a quelle maggiormente colpite. L'incidenza più alta del contagio sui mille abitanti la si trova a Cimolais (85,5), ma è tutta la fascia montana (tranne Barcis, a quota zero) ad essere colpita, con valori sempre superiori ai 25 contagiati ogni mille abitanti. Situazione ancora difficile in Pedemontana, ecco i valori: Maniago 33,3, Spilimbergo 21,5, Sequals 28,8, Pinzano 35,5, Vivaro 20,7. Migliora, invece, la situazione della fascia di pianura. A Pordenone, ad esempio, l'incidenza è di 14,4 positivi su mille abitanti, in calo rispetto all'ultimo aggiornamento. Ancora più bassa quella di Sacile, a 10,8. Cala anche San Vito, a quota 13. Il paese più colpito in pianura è Pravisdomini, con un'incidenza di 22 positivi ogni mille abitanti.
L'APPELLO
Anche il presidente del Fvg, Massimiliano Fedriga, ieri si è unito all'appello dei suoi omologhi della Lega Attilio Fontana (Lombardia), Christian Solinas (Sardegna), Nino Spirli (Calabria), Donatella Tesei (Umbria) e Luca Zaia (Veneto), per chiedere nuovamente al governo di rivedere il sistema di valutazioni che porta al cambiamento di colore delle regioni. Una richiesta, questa, criticata da Pd e M5s regionali.
Marco Agrusti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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