L'orgoglio di Armando Cimolai «Non abbiamo mai licenziato»

Venerdì 4 Luglio 2014
PORDENONE – «In sessantacinque anni di attività, lo dico con orgoglio, non abbiamo mai licenziato nessuno o fatto ricorso a una sola ora di cassa integrazione. Sono preoccupato per il mondo del lavoro e per i giovani in particolare: a loro raccomando di accettare qualsiasi opportunità pur di lavorare perché sempre di utilità per apprendere conoscenze riutilizzabili in futuro quando si potrà scegliere un lavoro più adatto alle proprie propensioni». Irrompe con positività ed orgoglio nel dibattito di una crisi che evidentemente non ha scalfitto il suo gruppo Armando Cimolai, fondatore nell'immediato dopoguerra di un colosso che oggi ha un giro d'affari di circa 650 milioni di euro. La dichiarazione dell'industriale è giunta al termine della visita che una quarantina di iscritti alla sezione metalmeccanica di Unindustria Pordenone, guidati dal Presidente, Gianfranco Bisaro, ha fatto allo stabilimento Cimolai di Monfalcone. Fondata da Armando Cimolai nel 1949 l'azienda è riuscita a entrare nel mercato estero negli anni Settanta. Il gruppo, dal 2011 al 2013, ha avuto un raddoppio per quanto concerne produzione, numero del personale, introduzione di nuovi addetti, aprendo cantieri in quasi tutto il mondo; il giro d'affari nel 2013 è stato di 650 milioni di euro. Ad oggi il gruppo, comprese le sedi estere, conta circa 2000 dipendenti. I principali settori specializzati della produzione Cimolai sono ponti, settore di traino dagli anni '90, stadi, grandi edifici, costruzioni di hangar, tubature, strutture per navi, macchine speciali per varo e realizzazione di pali. Tra le produzioni in corso d'opera il tetto della metropolitana di Ground Zero, la Torre Intesa San Paolo, la struttura per nave di smantellamento di piattaforme petrolifere e le paratoie di Panama.

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