L'INTERVENTO
TRIESTE «Chiediamo una tabella di marcia per le chiusure, basata

Giovedì 29 Ottobre 2020
L'INTERVENTO
TRIESTE «Chiediamo una tabella di marcia per le chiusure, basata su dati certi. Stabiliscano un limite di contagi, oltre il quale scatta la serrata. Lavoriamo assieme, ma non neghiamo il futuro». Il presidente del Fvg, Massimiliano Fedriga, conclude con queste parole il suo breve discorso di fronte ai manifestanti di Trieste. Conferma che non strapperà - almeno non subito - e che la Regione non partorirà ordinanze o leggi locali. «Vogliamo convincere il governo a rivedere il Dpcm, a riaprire palestre e piscine, a spostare in avanti (si parla delle 22, ndr) l'orario di chiusura dei locali. La battaglia si vince se tutti remano nella stessa direzione, per questo come Conferenza delle Regioni abbiamo stilato delle proposte responsabili. Non giochiamo sulla pelle di chi soffre: voglio certezze, non ordinanze che possono durare al massimo una giornata per poi subire l'impugnativa e risultare nulle». Ma c'è una fetta della piazza che proprio a Fedriga ha chiesto di più. Sono molti ristoratori e baristi, ma anche esponenti del mondo delle categorie e della politica. «Dobbiamo far togliere il Dpcm - dice schietto il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza. Non c'è più credibilità in chi ci governa a livello nazionale. Ho visto persone piangere, è inaccettabile. Si percorrano tutte le strade». «Alla Regione chiediamo maggiore pressione», dice invece Bruno Vesnaver, numero uno della Fipe regionale. «Con il virus dobbiamo convivere - è la risposta di Giovanni Da Pozzo (Confcommercio Udine e Pordenone) ma sappiamo anche che aprire da soli non è la soluzione». Una puntura arriva anche dai coordinatori friulani di Italia Viva: «Non è un mistero che Italia Viva abbia già manifestato la necessità di rivedere il Dpcm, ma in ambito regionale chiede a Fedriga di utilizzare le prerogative del suo ruolo di presidente di una Regione autonoma, rivendicando la possibilità di decidere sulla parziale o totale riapertura delle attività culturali, sportive e di ristorazione». Fedriga ha risposto chiedendo la collaborazione di tutte le opposizioni. Anche Confartigianato chiede più autonomia per le Regioni. Infine la Cgil regionale, che invece ha stigmatizzato la presenza del presidente alla manifestazione.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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