Il comitato ai Comuni: «Pontebbana killer, rimedi urgenti»

Mercoledì 8 Gennaio 2020
Il comitato ai Comuni: «Pontebbana killer, rimedi urgenti»
LA PROTESTA
PORDENONE Il comitato Pontebbana, vogliamo respirare ha scritto una lettera indirizzata alle amministrazioni comunali i cui territori si affacciano sulla statale. Il tema è quello dell'inquinamento generato dal traffico lungo l'arteria, e la missiva è ricca di proposte.
«Vista la situazione in rapido peggioramento creatasi negli ultimi 10 anni lungo la Pontebbana - scrivono gli attivisti - pensiamo che sia giunto il momento di prendere seriamente in considerazione le seguenti proposte per ridurre il numero di veicoli, tutelare salute e ambiente. Si parte dalla creazione di un percorso ciclabile ininterrotto parallelo alla Pontebbana dal confine ovest del comune di Sacile al confine est di Valvasone Arzene. E poi necessario aumentare i mezzi pubblici nel numero, nella frequenza, con fasce di gratuità, che percorrono costantemente la tratta della Pontebbana. Richiediamo la possibilità di acquistare titoli di viaggio a bordo, come già avviene in molte parti d'Europa e la creazione di una metropolitana leggera sulla rete ferroviaria già esistente. È poi fondamentale l'impegno dei Comuni a sostenere campagne rivolte alle realtà produttive, commerciali locali e alla popolazione col fine di incentivare la mobilità sostenibile. Bisogna sviluppare progetti innovativi di condivisione dell'auto come car sharing e car pooling, con conseguente vantaggio economico per i privati. La ex statale 13 Pontebbana si porta a casa un triste primato. È l'arteria più pericolosa del Friuli Venezia Giulia, davanti anche alle autostrade A23 e A4. Nel 2016 ci sono stati 4 morti, 26 negli ultimi quattro anni. Tra le cause degli incidenti ci sono soprattutto velocità e distrazione. Lungo la Pontebbana, nei suoi 162 chilometri in territorio friulano, negli ultimi tre anni, si sono verificati 407 incidenti con 628 feriti. Le vittime, come già detto, sono state 21. Dissuasori, autovelox e rotonde, per ora, non sono riusciti a far diminuire la pericolosità dell'arteria, o ci sono riusciti solo in parte». Il comitato ha posto l'accento anche sui livelli di inquinamento (atmosferico ma anche acustico) registrati lungo la dorsale della strada più lunga della provincia.
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