IL CASO
PORDENONE (s.c.) Scoppia il caso del diverso trattamento a parità

Mercoledì 11 Settembre 2019
IL CASO
PORDENONE (s.c.) Scoppia il caso del diverso trattamento a parità di professionalità, mentre le scuole della provincia faticano a trovare maestre. Le insegnanti della scuola primaria sono tutte uguali perché portano avanti un lavoro esemplare di educazione e istruzione a tutti i bambini indistintamente con competenza e professionalità. Partendo da questo assunto, l'Anief esprime solidarietà verso le maestre del Fvg, «poco considerate dall'Ufficio Scolastico Regionale, che utilizza pesi e misure diversi a seconda delle province della regione». In Fvg, difatti, è stato introdotto un sistema che tratta diversamente le maestre a seconda del giudizio ottenuto dal tribunale, a seguito dei ricorsi per far valere come titolo abilitante il diploma, ovvero chi lo ha conseguito prima delle riforme e spesso ha diversi anni di esperienza.
Nelle province di Pordenone, Gorizia e Udine dove c'è un unico direttore provinciale reggente, la scelta è stata di differenziare, a seconda della sentenza, le maestre inserite nelle graduatorie ad esaurimento: con la riserva lettera T nessuna possibilità di avere un contratto, mentre con la lettera W si possono stipulare contratti a tempo determinato e indeterminato. E questo nonostante le situazioni di partenza fossero le medesime. A Trieste invece non vi erano distinzioni, e le maestre - con l'esclusione delle docenti con lingua di insegnamento slovena -, erano state immesse in ruolo, seppur con riserva, tranne lo scorso anno sotto la guida dell'allora direttore generale Giacomini. Quest'anno Trieste ha nuovamente dato i contratti sia a tempo indeterminato che determinato a tutte le docenti inserite con riserva, ma per qualche motivo le altre province non si sono adeguate, creando il paradosso di una forte richiesta di maestre che però non vengono assunte. Insomma, le regole non cambiano solo da regione a regione, ma anche all'interno dello stesso territorio regionale.
«Temiamo dichiara Teresa Vitiello dell'Anief che quanto accaduto a Gorizia possa ripetersi a Pordenone e Udine, dove c'è lo stesso direttore scolastico. La rabbia e la disperazione di queste maestre è forte, perché i ruoli sono stati dati alle colleghe di Trieste e in molte altre regioni, creando forti discriminazioni». A questa situazione si aggiungono maestre che hanno cambiato regione per lavorare in Fvg e che non vengono assunte, mentre nella loro regione di origine lo sarebbero già state. Una situazione quantomeno paradossale. «Non lasceremo sole queste insegnanti ribadisce Vitiello ; faremo valere in tutte le sedi le loro ragioni per avere il posto di lavoro che meritano». Tutto questo accade, proprio a pochi giorni dalla caccia alle maestre, poiché si tratta di figure professionali difficili da trovare.
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